Cuoricini Group e quel bisogno di battere per gli altri

Da quando ho iniziato a correre ho incontrato tante persone, alcune davvero belle.

Fra i mille passi un giorno ho conosicuto un gruppo tanto simpatico, c’è stata subito sintonia. Un manipolo di svalvolati con una maglia a cuore, una tribù.

Loro sono il Cuoricini Group. Ne avrete sentito parlare e sicuramente li avrete visti in giro.

Sono itineranti, un po’ come un circo, come tutti noi Runners che quando pensiamo di smettere di correre alla fine giriamo il mondo e ci inventiamo gare impossibili pur di seguire un amico, un gruppo o il cuore.

Ecco il cuore ed è proprio di questo che sto parlando. Perchè con le parole possiamo arrivarci, ma con le gambe e un pizzico di solidarietà possiamo arrivare ovunque.

Il presidente dei Cuoricini si chiama Marco Bonamigo a cui non piace parlare di se, è un amico speciale ma qualche giorno fa mi ha scritto due righe e credo che dicano tutto.

“Quante volte mi sono detto non è mai troppo tardi! è ad un certo punto della mia vita da runners che mi sono guardato e quello che ho pensato è stato: Esci fai qualcosa per te per stare meglio dentro e fuori , vai!!

Eh si perchè non mi sentivo abbastanza soddisfatto ero sempre troppo preso dal tempo dal me, dall’io si mi mancava qualcosa, la felicità.

Ve lo siete mai chiesto? che cos’è la felicità nella corsa? Un personal best raggiunto? Una medaglia?un  abbraccio? Forse è un miscuglio di tutto ciò..

Molte strade portano alla felicità, io ho scelto quella di sorridere col cuore. Ho sempre corso pensando solo a me stesso poi ho iniziato a guardarmi intorno ho iniziato a vedere e a guardare con gli occhi del cuore.

Ho iniziato a sorridere quando vedevo gli altri sorridere.. ho iniziato a capire che l’impossibilità poteva essere una possibilità.

Ho iniziato a portare gente al traguardo anche senza palloncino da pacer. Ho iniziato a capire che aiutare gli altri forse era più gratificante di un semplice premio di categoria o di un personal best e che la medaglia era un bellissimo ricordo legato ad un buon gesto fatto.

Veder sorridere è una cura, è qualcosa che ti rende migliore…Ti gratifica, ti completa. Ormai lo so, lo so per certo. Stare bene è importante, ma far stare bene rende più chiaro tutto.

E come diceva Aristotele “educare la mente senza educare il cuore significa non educare affatto”, così ho cercato di fare la cosa più giusta: correre per noi e correre per chi non può e per chi non c’è più.

Ho messo su un gruppo, una tribù così la chiamo io, gli ho dato un nome, Cuoricini Group”.

Parla sempre al plurale Marco, quello che mi colpisce è che non dice mai vado, faccio, organizzo.

Avere un amico così mi fa sentire fortunata, un amico che si prodiga sempre, che pensa agli altri prima che a se stesso, ci mette sempre tanto amore, ama la condivisione non viaggia mai solo ha un bagaglio pieno di umiltà e non puoi fare a meno di volergli bene.

Corrono per telethon, Rete del dono, per la Dynamo Camp etc.. spesso come pacer, a volte per portare sorrisi anche dove c’è poco da ridere…

“Spesso si dice vai dove ti porta il cuore… Beh noi preferiamo portarlo ovunque andiamo… Questi siamo noi.. C’è chi vive per correre e chi, come NOI, corre per vivere meglio cercando di aiutare chi ha bisogno. Perché chi ha cuore vince sempre “

Ecco adesso pensate quello che volete, io continuerò a fare come diceva Alessandro Manzoni: “si dovrebbe pensare più a far bene che a stare bene e così si finirebbe anche a stare meglio”

Dominga Scalisi