Il Campionato del mondo Xterra 2018 di chi sogna ancora con lo sport

Il campionato del mondo Xterra si disputerà il prossimo 28 ottobre a Kapalua nella contea di Maui alle Hawaii. È la 23° edizione di una specialità, il Triathlon Cross Country, che vedrà arrivare nella località hawaiiana i migliori specialisti da tutto il mondo.

Meno famoso del mondiale di Ironman di Kona, ma di sicuro altrettanto scenografico per i passaggi, le difficoltà tecniche e la voglia di emergere in un mercato in pieno sviluppo da anni.

Nel triathlon Xterra la prova di nuoto anticipa la prova di ciclismo che si effettua su terreni di montagna o sentieri sterrati con la mountain bike e una di corsa in natura come in un classico trail.

Nel campionato del mondo Xterra le distanze su cui si confronteranno i campioni Pro e gli Age sono 1,5 km a nuoto, 32 km in bici, 10.5 km di corsa.

La Federazione Italiana di Triathlon riconosce le seguenti distanze per il Cross Triathlon:

Cross Country 1000 m. 20.000/25.000 m 6.000/8.000 m.

Sprint 750 m 12.000 m 5.000 m

Super Sprint MTB 400 m. 10.000 m. 2.500/3.000 m.

Con eventi in più di 32 Nazioni, XTERRA World Tour è presente in Italia con l’affermata tappa Abruzzese XTERRA Lago di Scanno e l’XTERRA Lago di Garda!

Il Campionato del mondo Xterra vedrà in gara il nostro Fabrizio Terrinoni. Un caro amico, un atleta che da sempre ha fatto del triathlon una passione di famiglia.

Ci siamo fatti una chiacchierata e sul finale c’è una sorpresa che chiunque vorrebbe vivere….

Come cambia la preparazione negli Xterra?

A questa domanda posso rispondere dicendo “come dovrebbe cambiare” la preparazione per gli Xterra, perché io faccio molto poco di specifico.

La frazione in bici di un Xterra differisce totalmente rispetto a quella di un triathlon su asfalto, perché la componente tecnica è fondamentale; un forte ciclista che non abbia adeguate capacità in fuoristrada si vedrà surclassare da compagni di squadra che solitamente non riescono a stare con lui su strada.

 

Fabrizio Terrinoni all’Xterra di Cipro 2018

L’importanza dell’aspetto tecnico si amplifica in discesa, dove le diverse capacità di guida portano a distacchi impressionanti. E’ necessario saper derapare, saltare, spostare completamente il corpo fuori dalla sella, tutte abilità che su asfalto non servono.

Si capisce pertanto come sia indispensabile alternare nella preparazione l’utilizzo della bici da strada, sempre utile per sviluppare forza, endurance etc., con quello della MTB per la componente tecnica specifica.

Ugualmente la frazione di corsa cambia tantissimo, svolgendosi su percorsi trail anche molto impegnativi, ed anche in questo caso nella preparazione è necessario inserire lavori ad hoc su pendii ripidi in fuoristrada.

 

La frazione di corsa del mondiale Xterra misura 10km

Il trail prevede spesso pendenze tali che non consentono di correre, quindi molti specialisti utilizzano nella loro preparazione sedute in palestra con gli stepper invece che sul tapis roulant (o treadmill).

Le distanze nel triathlon cross country sono completamente diverse, a quale di quelle del triathlon classico si possono assimilare in termini di fatica e impegno?

Direi ad un 70.3, anche se ci sono differenze notevolissime da gara a gara, tanto nei dislivelli come nelle difficoltà tecniche e nelle distanze: si può andare dai 26 km di MTB con altimetria e difficoltà abbordabili dell’Xterra Malta, ai 32 km con salite massacranti e discese assassine dell’Xterra di Scanno.

Devo dire che nessun 70.3 che io abbia mai fatto è stato così devastante come l’Xterra di Scanno!

Come ci sei tornato a gareggiare alle Hawaii?

Ho studiato le gare europee dove la qualifica era più abbordabile e sono andato a prenderla a Cipro! Comunque è una gara bellissima, con il giusto mix di dislivello e tecnica senza esagerare, la consiglio a tutti!

Avendo già fatto kona nel 2016 le aspettative sono le stesse? o ci si abitua a tutto?

Kona era il sogno di una vita, mentre con Maui volevo completare il mio personale grande slam del triathlon: partecipazione ai mondiali di Ironman, di Ironman 70.3 e di Xterra.

Sicuramente anche in questo caso più che a gareggiare penserò a godermi l’esperienza … e per dirla in rima, alle Hawaii non ci si abitua mai!!

Quanti italiani ci saranno?

Sai che non lo so? L’organizzazione Xterra è molto più ruspante di quella Ironman, e non ho trovato una lista dei partecipanti, anzi, se qualcuno mi sapesse dare notizie al riguardo…

A questo punto cosa manca alla tuo cv?

Le gare che si potrebbero classificare come “da fare” non finiscono mai, direi per fortuna. Ovviamente ognuno ha il suo elenco personale. Io intanto la settimana successiva all’Xterra mi fermerò di ritorno a New York per correre la maratona, che cade proprio quel weekend.

Poi tra le manifestazioni a cui mi piacerebbe partecipare potrei elencare la Ötillöin Svezia, la Parigi-Brest-Parigi, l’UTMB, la maratona di Boston, la 100 km del Passatore, il Norseman (con obiettivo maglia da finisher nera ??) … anche se devo dire che le scambierei tutte per tornare anche solo un’altra volta a gareggiare a Kona …

Marco Raffaelli

 

Fabrizio a Kona nel 2016