Cari amici di Storie Correnti, oggi vi parlo di come io autistico vivo il camminare in una grande città come Roma. Per me si tratta di una esperienza sensoriale limite e faccio fatica a capire come voi non autistici abbiate potuto costruire un ambiente così ostile.
In città, tutta la percezione sensoriale è caotica e disordinata. Tutti i veicoli e le persone si muovono in direzioni diverse ed a velocità diverse, in modo assolutamente non coordinato e questo è per me molto faticoso da gestire mentalmente.
Come se non bastasse, ci sono anche tanti rumori diversi, a volte ad alto volume, acuti e inattesi.
Ma come fate voi non autistici a mantenere il controllo della vostra mente in tutto questo caos?
Io autistico a volte esplodo e comincio ad urlare.
Però Roma non è solo per me un luogo ostile ma anche una città bellissima.
È strano, ma tutta questa valanga sensoriale mi travolge ma anche mi attira. Trovo esprima un dinamismo potente ed affascinante.
Il mio autismo è anche questo, il restare come bloccato tra emozioni potentissime e perfettamente contrapposte.
Posso sentire dentro di me tutto questo e restarne prigioniero o forse sarebbe meglio dire incantato.
Però non mi annoio mai, mai provata noia in vita mia.