Il Calcio Storico fiorentino finalmente torna con il pubblico sugli spalti

Torna finalmente, con il pubblico sugli spalti, il calcio storico fiorentino. Venerdì 10 giugno alle ore 19.00 gli Azzurri di Santa Croce si batteranno contro i Bianchi di Santo Spirito.

Sabato 11 giugno – questa volta alle ore 18 – toccherà ai Verdi di San Giovanni contro i Rossi di Santa Maria Novella. La finale del Torneo di San Giovanni invece si svolgerà come di consueto il 24 giugno alle ore 18.00.

A raccontarcelo è un grande amico di Storiecorrenti. Gianandrea Facchini, Runner and CEO a Buzztech, digital intelligence.

Detto anche “calcio in costume” o “calcio in livrea”, il Calcio storico Fiorentino è un gioco che affonda le sue radici in tempi remoti e veniva praticato a Firenze quotidianamente ed in maniera estemporanea da tutti direttamente per le vie e le piazze, con palle o palloni: giocavano i giovani e gli adulti durante le soste del lavoro e in occasione di qualche festa di rione, giocavano i nobili disputando partite “organizzate” particolarmente sontuose e curate nella mesa in scena.

Ma la partita più celebre, passata agli onori della cronaca per il critico momento storico in cui si verificò, fu quella giocata il 17 febbraio 1530 durante l’assedio di Firenze, un po’ per non interrompere l’usanza del gioco nel periodo di Carnevale, un po’ come sfida al nemico assediante. (Fonte calciostoricofiorentino.it)

“Gli scacchi sono uno sport. Uno sport cruento…Negli scacchi vi sono delle caratteristiche bellissime che hanno a che fare con il movimento, molto meno affascinante è l’immagine statica. È il pensiero del movimento o del gesto che ne rendono tutta la bellezza.”

Così Marcel Duchamps, che era uno scacchista appassionato e quasi compulsivo, descriveva il suo gioco preferito. Ed è una definizione che si applica anche al Calcio Storico Fiorentino.

“È uno sport. Uno sport cruento…”

Se ci limitiamo a vedere la superficie degli scontri fisici, il Calcio Storico non è altro che una esibizione di violenza senza scopo alcuno.

Eppure, c’è molto di più dietro. Ci sono strategia, regole, una forte somiglianza con gli scacchi:

  1. una prima linea di pedine (gli Innanzi o Corridori) che hanno il compito di aprire i varchi verso la rete;
  2. una seconda linea di Datori indietro, Datori innanzi e Sconciatori, tutti gli altri ruoli che negli scacchi equivalgono a torri, cavalli, alfieri, re e regina;
  3. l’ingaggio può essere solo uno contro uno;
  4. quando un opponente è a terra non lo si può più colpire ma solo bloccare;
  5. lo scopo ultimo è di eliminare gli avversari dal gioco per poter segnare una caccia, l’equivalente di un gol.

Non bisogna farsi ingannare dallo show superficiale né farsi distrarre dai duelli, bisogna invece restare concentrati sull’immagine complessiva per vedere i movimenti dei giocatori. Solo così si potrà capire appieno la complessità di una partita.

Se volete saperne di più sul Calcio Storico, questo è il sito ufficiale e su Netflix, nella serie Home Game:

Giannadrea Facchini

Credit foto: Michele Virgillo

 

Gianandrea durante un allenamento sul Lungarno a Firenze