Bando Mezza Maratona a Roma: chi lo ha scritto lo sa cosa vuole il runner?

Il Comune di Roma, in deroga al Progetto Runnig 2016-2018 creato dal Consiglio Federale della Fidal, per l’anno 2023, ha indetto un bando pubblico a cui potranno partecipare soggetti privati, al fine di organizzare un grande evento di running su strada nel cuore di Roma sulla distanza di 21,097 km.

Il bando Mezza Maratona è pronto, i principali organizzatori, alcuni dei quali si sono uniti in cordate per meglio rispettare i parametri previsti dalla gara pubblica anche.

Una volta svelate le richieste del Comune, che vinca il migliore.

Ma la domanda sorge spontanea: chi ha scritto il bando lo sa cosa vuole il runner?

Non è facile mettere insieme le tante esperienze apprese negli anni tra gare nazionali e internazionali. Ma nel tempo abbiamo imparato che il segreto del successo dipende anche da noi runner.

Alla mezza di Berlino dove il pacco gara è inesistente, gli unici che si lamentavano erano gli italiani, in una manifestazione completamente chiusa al traffico, con all’arrivo un suntuoso ristoro, da consumare sul posto e non da portarsi a casa e oltre 100 massaggiatori in zona accoglienza finishers.

Ciò che più ci preme di sottolineare è che vorremmo prendere parte a una gara calata sulle esigenze del podista, in cui siamo noi stessi funzionali all’educazione sportiva della città dove corriamo.

Poi ci sono gli aspetti pratici per cui la maglietta dell’evento puoi comprarla al centro maratona anche spendendo 5 euro in più. Perché diciamocela tutta il pacco gara ormai è una cosa superata, chiaramente il costo dell’iscrizione alla gara va riparametrato.

Siamo stanchi di eventi che pubblicizzano la manifestazione facendoci vedere il pacco gara, e non il percorso o i servizi.

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Un desiderio, molto utopistico, è avere solo il pettorale, se voglio altro lo acquisto perché mi piace, mi offri una gara dove devo pensare solo a correre non a evitare biciclette, turisti o cittadini, e un ristoro finale adeguato ma non esagerato.

Uno dei nodi principali da risolvere è l’iscrizione: prezzo “calmierato” e fisso per tutta la durata dei tempi d’iscrizione. Basta con le “aste al rialzo” dove più ti avvicini alla gara e più paghi.

Dal Bando Mezza Maratona a Roma vorremmo la possibilità di iscriverci con tariffe promozionali per ultra 65 enni e giovani fino a 23 anni.

Agevolare categorie poco presenti che vanno tutelate, possibilità d’iscriversi a “solo pettorale” anche nella settimana precedente la gara.

Avere un decalogo degli “impegni” che l’organizzatore si prende a favore dei podisti che deve essere pubblicato e messo a disposizione a garanzia che la manifestazione soddisfi tutti i requisiti minimi ed imprescindibili per una mezza che aspiri ad essere la mezza ufficiale della Capitale.

Chi gestirà la nuova mezza maratona di Roma deve esordire con una serie di parametri da far impallidire la concorrenza se vuole imporsi a livello nazionale e internazionale

Perché un’altra mezza che vivacchia nell’affollato calendario podistico non la vogliamo.

Rilanciare il turismo sportivo alla moda di Roma in stile  “ciudad del running” valenciano lo ottieni con una manifestazione che si imponga a livello nazionale, come inizio del percorso, che poi prenda una strada internazionale vincente.

Se alzi l’asticella dei parametri organizzativi uliti al percorso storico inimitabile che ha Roma ne puoi fare un evento da 30.000 stranieri partecipanti.

Siamo pronti per un prodotto di questo livello?

Noi runner sì…

Marco Raffaelli
Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso