Badwater Ultramarathon la corsa estrema nella Valle della Morte

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La Badwater Ultramarathon è una corsa di ultradistanza di 135 miglia (217 km) che si svolge dal 1987 e si tiene ogni anno a metà luglio nella Valle della Morte, in California, negli Stati Uniti. La corsa inizia sotto il livello del mare nel Badwater Basin e termina sulla vetta del Monte Whitney, il punto più alto degli Stati Uniti contigui, ad un’altitudine di 14.505 piedi (4.421 metri).
Viene da sempre considerata una delle gare di ultramaratona più difficili al mondo a causa delle condizioni estreme del deserto della Valle della Morte, con temperature che possono superare i 50°C. Gli ultramaratoneti che vi prendono parte devono affrontare anche un dislivello positivo di circa 4.500 metri lungo il percorso.

I tre punti più difficili da affrontare

  1. Temperatura: le temperature nella Valle della Morte possono superare i 50°C durante il giorno e scendere drasticamente di notte, creando così un’ambiente estremamente sfidante.
  2. Dislivello positivo: il percorso della corsa presenta un dislivello positivo di circa 4.500 metri, con lunghi tratti di salita ripida.
  3. Altitudine: la corsa inizia sotto il livello del mare e termina sulla vetta del Monte Whitney, ad un’altitudine di 14.505 piedi (4.421 metri). I runner devono adattarsi alle altezze elevate e gestire la mancanza di ossigeno.

Come partecipare

Per partecipare alla Badwater Ultramarathon è necessario completare un processo di selezione rigoroso e seguire alcune pre-qualificazioni. La selezione include la presentazione di una candidatura che contiene informazioni sulla precedente esperienza di ultramaratona, le prestazioni e le motivazioni dell’ultrarunner stesso. Bisogna inoltre dimostrare di avere l’esperienza necessaria per affrontare una corsa di questa difficoltà e di essere in buona salute fisica e mentale. I partecipanti selezionati sono scelti sulla base di un’attenta valutazione del loro profilo e della loro esperienza di corsa. Solo i migliori ultramaratoneti del mondo sono ammessi alla Badwater Ultramarathon, ed è proprio per questo che la selezione finale è limitata a un massimo di 100 partecipanti.

Chi ha stabilito il miglior tempo?

Il miglior tempo registrato alla Badwater Ultramarathon è di 21 ore, 33 minuti e 1 secondo, stabilito dal corridore giapponese Yoshihiko Ishikawa nel 2019. Ishikawa ha battuto il precedente record di 21 ore, 56 minuti e 32 secondi, stabilito dal corridore americano Pete Kostelnick nel 2016.
Vale la pena notare che la Badwater Ultramarathon è una corsa che non si concentra solo sul tempo, ma anche sulla sopravvivenza e sulla resistenza in condizioni estreme. I runner sono sfidati principalmente a completare il percorso.

La Badwater Ultramarathon richiede una preparazione fisica ed emotiva intensa e rappresenta una sfida estrema per qualsiasi runner. Molti ultramaratoneti si mettono alla prova e si cimentano in questa corsa per raggiungere i propri obiettivi personali, testare i propri limiti e vivere un’esperienza unica nella vita.

Badwater ultramarathon

Km e km di storie

Tra i tanti runner che hanno fatto la storia della Badwater Ultramarathon è Dean Karnazes. Karnazes, soprannominato “l’uomo che non dorme mai”, ha completato la Badwater Ultramarathon quattordici volte e ha stabilito numerosi record di resistenza nel corso della sua carriera. Le motivazioni di Karnazes sono state sempre legate alla sfida personale e alla ricerca del proprio limite, oltre alla voglia di esplorare le proprie capacità fisiche ed emotive.

E poi Marshall Ulrich ultramaratoneta esperto,che ha completato la corsa otto volte e ha stabilito il record di corsa più veloce dalla partenza del Badwater Basin alla vetta del Monte Whitney nel 2010. Ulrich è stato spinto dalla voglia di dimostrare che l’età non è un limite, infatti ha completato la Badwater Ultramarathon all’età di 60 anni.

Ma non sono solo i runner più esperti ad affrontare la Badwater Ultramarathon.

Molti ultrarunner amatoriali hanno deciso di mettersi alla prova e di cimentarsi in questa corsa estrema. Tra questi c’è Pam Reed, una madre di due figli che ha completato la corsa due volte. La motivazione di Reed è stata quella di dimostrare a se stessa e agli altri che, nonostante le difficoltà e le sfide che la vita ti mette davanti, è possibile raggiungere grandi traguardi.

Infine, la storia di David Goggins, ex Navy Seal e ultramaratoneta, è particolarmente ispiratrice. Goggins ha completato la Badwater Ultramarathon nel 2007 nonostante abbia subito un’operazione chirurgica alla mano solo pochi giorni prima della corsa. La motivazione di Goggins è stata quella di dimostrare a se stesso e agli altri che la forza mentale e la determinazione possono superare qualsiasi ostacolo.

 

Gli ultrarunner che affrontano la Badwater Ultramarathon sono spinti da motivazioni diverse, ma tutti condividono la voglia di mettersi alla prova, superare i propri limiti e dimostrare che nulla è impossibile con la forza di volontà e la determinazione giuste.

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