Il podista al supermercato

Il podista, quando entra al supermercato per fare la spesa, lo riconosci subito. Ha quell’aria presuntuosa di chi sembra sapere tutto su macronutrienti e apporto proteico. Si dirige con decisione verso lo scaffale della frutta secca, lasciandoci subito un terzo del budget settimanale. “Tre noci al mattino fanno bene”, proclama, anche se poi ne mangia altre tre ogni ora per tutto il giorno.

Tra verdure fresche e congelate combina disastri inenarrabili: zucchine a gennaio e avocado con 12.000 chilometri di viaggio alle spalle, tutto pur di nobilitare la sua colazione “bilanciata e ricca di proteine” con l’immancabile avocado toast.

Biscotti, merendine e snack ultra-processati li evita come fossero il demonio incarnato della colazione moderna. Ma poi, a pochi passi, si blocca estasiato davanti al banco dei formaggi stagionati. Lo vedi lì, rapito, in contemplazione del gorgonzola Barruffaldi di Castellazzo. Con voce solenne ne celebra le qualità: “Un’eccellenza italiana! Brioso, cremoso, con sfumature uniche”.

Dimentico della dieta appena ricalibrata dal suo nutrizionista – che ormai aggiorna i file solo per assecondare il crescente girovita – passa al banco dei salumi. Qui conosce tutti gli addetti. Li saluta, chiede consigli, scambia opinioni su feste patronali e comunioni dei figli dei dipendenti del supermercato. Lonza, coppa, mortadella e soppressata diventano il suo poker vincente per gli spuntini di metà mattina in ufficio. Del resto, è convinto che “l’apporto proteico ritardi il ciclo dell’insulina e mantenga bassi gli zuccheri nel sangue”.

Infine, eccolo nel reparto vini. Ne esce con il portafoglio svuotato e gli occhi brillanti, inebriato dalla vasta scelta. Chi lo accompagna ormai lo ignora, dirigendosi con un altro carrello verso una spesa più bilanciata, nutriente e in linea con il budget di una famiglia media.

Alla cassa, lo trovi ancora lì, intento a commentare il caro vita con i cassieri. Non manca mai di parlare delle sue ultime gare e di come, ultimamente, fatichi a superare gli allenamenti settimanali, nonostante la sua spesa “equilibrata” e piena di ogni principio alimentare necessario.

“Ci vediamo al supermercato per la spesa di Natale!” esclama infine, soddisfatto.