Tutte le scuse del mondo per non correre

Diventare runner

“Mio padre ieri è rimasto chiuso nell’autolavaggio” resterà per sempre la scusa migliore per qualsiasi impegno mancato.

Ma se entriamo nel mondo del podista, è certo che ognuno di noi ha la propria scusa preferita per non andare a correre.

Una volta, un amico che stava preparando un trail sulle Dolomiti, e che quindi stava facendo tutti gli allenamenti in salita, mi scrisse: “Ho il ciclo.”

Rimasi in silenzio, guardando il suo messaggio. Evidentemente, si trattava di un uomo pronto a cambiare sport, oltre che compagnia per le chat.

Ma al di là di questi casi estremi, dopo tanti anni siamo ormai abituati a tutto.

Dal classico e sempreverde “Stanotte il bambino non ci ha fatto chiudere occhio”, fino al più tecnico “Quel piriforme si è di nuovo fatto sentire”.

Le scuse dei runner per non andare a correre sono un mix di fantasia e situazioni al limite, ripensamenti e piccole bugie, procrastinazioni e pura voglia di non fare assolutamente nulla.

Da parte nostra, siamo i primi a sostenere qualsiasi riflessione che ci permetta di goderci anche il riposo, lontani dai sensi di colpa e molto più vicini al piumone del letto, che in questa stagione sta vincendo a mani basse su tante sveglie puntate per correre con gli amici.

Ricordate bene: la vostra scusa di oggi sarà la mia di domani, e se mi darete buca all’appuntamento sotto casa, sappiate che un giorno farò lo stesso con voi. Probabilmente perché “avevo il gomito che mi faceva contatto con il piede”.