In occasione dell’ultima putata dello show Storie di Runer 451 abbiamo avuto il piacere di incontrare Roberta Mirata.
La sua storia è una fonte inesauribile di stimoli e gioia di vivere, per l’esattezza di rinascere.
Lo capisci subito appena la vedi, un sorriso che illumina la scena, una carica che ti prende con sé fino a farti sentire la sua voglia di crescere.
E quanto è cresciuta Roberta, nonostante due diagnosi mediche che avrebbero arreso chiunque.
Non si è mai fermata mentalmente, l’approccio sportivo alla fatica, all’impegno alla voglia di superare un ostacolo sono state le basi da cui partire per vincere due diagnosi di cancro.
Nel 2019 prende parte alla sua ultima Inferno Snow è stata la sua ultima gara, una competizione che richiede forza, velocità, equilibrio, agilità e resistenza per superare ostacoli naturali e artificiali lungo i tracciati.
Dopo pochi mesi dalla Roberta scopre di avere un tumore al seno.
Tutto intorno a sé si ferma, sport per primo e inizia le cure contro la malattia, una battaglia che con forza vince e proprio quando credeva di aver lasciato l’ostacolo alle spalle ecco che se ne presenta uno peggiore un’altra terribile diagnosi di un nuovo tumore, questa volta alla colonna vertebrale.
Roberta Mirata è una personal trainer e sport influencer ha fatto dello sport il suo stile di vita. Non ama particolarmente la corsa ha iniziato a correre nel 2017 partendo da zero a mezza maratona così, una sfida personale. Arrivando al traguardo e chiedendosi “ma come ho fatto?” Ed è forse un po’ come quando è partita da zero fino ad arrivare a 21 che è riuscita ad affrontare tutto quello che ha dovuto affrontare…
Come ci ha raccontato Roberta “la prima diagnosi è stata una bella batosta, perchè non te l’aspetti”… ” Avevo 40 anni tanti progetti ed un periodo in cui potevo spaccare il mondo e invece poi la prima diagnosi. Le prime 24 ore sono state devastanti perché la mia mente era talmente affollata che non capivo più niente. Mi sono sentita veramente come presa a ceffoni da qualcuno. Poi però dopo quelle prime 24 ore mi sono presa a ceffoni da sola e mi sono detta che dovevo reagire in maniera positiva. Ho iniziato prendere tutti quei problemi che avevo all’interno della testa, li ho presi ad uno ad uno e ho cominciato a risolverli per cercare di andare avanti. Questo mi ha dato la forza di affrontare tutto. La seconda diagnosi è stata peggio perché la prima non te l’aspetti, la seconda quando magari sei in rincorsa e sei lontano dici “dai finalmente sono fuori posso correre posso andare fuori e spaccare il mondo di nuovo” e invece ti crolla nuovamente tutto.”
Ma ogni difficoltà si affronta come un km ed un ostacolo da superare e questo Roberta lo sa bene perchè lo sport l’ha aiutata a non avere paura e ad andare avanti.
In seguito ad un anno di stop e dopo aver messo con tutta la sua forza al tappeto la malattia che l’ha costretta a dover tirare il freno a mano, Roberta è tornata a correre proprio alla Inferno Snow con la stessa tenacia che ha dimostrato in questi ultimi quattro anni.
Il suo sogno più grande? Quello di aprirsi uno studio di personal training e noi è quello che le auguriamo di realizzare presto.