“Ma tu la fai l’Appia Run?” E’ la domanda che arriva sempre dopo la Maratona di Roma.
E si perchè se non l’hai corsa almeno una volta, da quando hai inziato a correre, non sai neanche perchè te lo stanno chiedendo.
L’Appia Run giunge quest’anno alla sua 23 esima edizione ed è tra le gare romane più caratteristiche e amate dai podisti con i suoi 13 km immersi nella storia di Roma.
Percorso misto e unica al mondo, la sola a disputarsi su ben 5 pavimentazioni diverse: asfalto, sampietrino, basolato lavico, sterrato e per finire la pista dello Stadio Nando Martellini alle Terme di Caracalla.
Partenza da via delle Terme di Caracalla dove si percorrono i primi chilometri della Regina Viarum,la stessa strada che rese protagonista l’Etiope Abebe Bikila, vincitore della Maratona Olimpica del 1960 a piedi nudi.
Il caratteristico passaggio sul basolato dell’Appia Antica, la prima autostrada della storia, progettata nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio Cieco.
A seguire entrata nel Parco della Caffarella 3 km in cui oltre ad ascoltare il rumore della natura e dei propri passi si potranno ammirare le sue Ville romane e i Mausolei.
Con lo scorrere dei chilometri e senza sentire alcuna fatica il passaggio sotto Porta San Sebastiano considerata la più grande e tra le meglio conservate delle porte nella cinta difensiva delle Mura Aureliane di Roma.
L’arrivo nello stadio di Atletica Nando Martellini ha la capacità di farti sentire un gladiatore e un campione allo stesso tempo.
Principalmente l’Appia Run è una gara in cui ci si misura con se stessi, è uno stare insieme e sentirsi parte di una comunità sempre più numerosa di amici. Riesce a farti innamorare e non ti stanca mai.
E’ condivisione e gioia di esserci sempre e comunque… Un traguardo sempre sentito ed emozionante, un arrivo mano nella mano e un urlo di liberazione.
E se non sei ancora convinto quando te lo chiederanno saprai sicuramente cosa rispondere.
Buona Appia Run a tutti!