Questa è la storia di Chiara Bardon che con la corsa ha imparato a volersi più bene e nella fatica ha trovato qualcosa di magico, e non ha più smesso di vivere.
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E penso alla prima volta che indossai le mie scarpe da corsa, era il 2015.
Mi avvicinai per curiosità a questo mondo.
Nella città di Crema c’ era un gruppo di persone colorate che si riuniva, e si ritrova tutt’ora, per correre.
Decisi di provare ad unirmi, il gruppo si chiama Aperunning.
Nello stesso anno partecipai ad una delle loro gare, la prestazione non fu delle migliori, ma accadde che si accese una scintilla. Mi sentii particolarmente viva.
Decisi cosi di iniziare ad allenarmi.
Capivo man mano che passava il tempo, che la corsa mi faceva stare bene e che nella fatica trovavo qualcosa di magico, e non ho più smesso.
Man mano ho iniziato ad allenarmi meglio, da qualche anno ho la fortuna di avere accanto a me il mio compagno e condividiamo questa passione.
Facciamo gare da 10 km e mezze maratone.
Nel 2021 ho fatto il mio record personale, sui 10 km in 41.15 e in mezza maratona, in 1.29.50. Non avrei mai creduto, e per questo devo ringraziare il mio allenatore Riccardo Cantoni.
Per il futuro sogno di poter continuare a migliorarmi e non perdere ma la scintilla, vorrei continuare a gareggiare, perché amo condividere la fatica, la soddisfazione con gli altri Runners.
Amo quando non mi invento scuse per non mollare, perché è cosi bello quando arrivi dove non avresti mai pensato, e nello stesso istante percepisci la fatica e senti di essere viva.
Per il 2022 sogno di poter fare la Maratona di Milano.
Colgo l’occasione per augurare a tutti un buon anno, pieno d’AMORE FOLLE CHE TI FA SUDARE.
Chiara Bardon