Giulio Molinari racconta il suo triathlon

Giulio vanta nel suo Curriculum numerosi titoli sportivi nazionali ed internazionali. Campione europeo di triathlon sulla media distanza negli anni 2014, 2016, 2018 e campione italiano di triathlon sulla media distanza negli anni 2014, 2016, 2017 e 2020, vice-Campione nazionale di triathlon olimpico nel 2020 e vincitore nel 2019 di Icon Xtreme Triathlon.

Giulio fa parte del Centro Sportivo dei Carabinieri dove si allena in qualità di atleta professionista.

Giulio, raccontaci da dove è nato l’interesse e poi la passione per il Triathlon.

In famiglia nessuno praticava questo sport, né mi ha indirizzato a praticare direttamente il Triathlon. Tutto è nato un po’ per caso perché quando ero bambino mia madre mi iscrisse a nuoto per risolvere il problema di un’ernia inguinale e da questo momento in poi – dopo una prima fase in cui non ero proprio convinto di praticare questa disciplina – nacque poi una grande passione! Negli anni ciò che mi ha appassionato sempre di più di questo sport è il fatto di essere molto dinamico, di viaggiare e mi ha allo stesso tempo permesso di fare moltissime esperienze.

Tra le tue esperienze nazionali ed internazionali, quali ricordi con particolare emozione?

La prima in particolare a Maiorca! Mi ricordo che si trattava della prima gara, mi ero sposato la settimana precedente e già qui c’erano delle perplessità sul fatto di farmi gareggiare o meno. Io però lo volevo fortemente!

In fase di briefing mi dissero di partire piano…ma in quella gara diedi veramente il massimo e impostai la competizione all’attacco. Ricordo in particolare che in bici andai veramente forte!

A proposito di questo, quale tra le tre specialità è la tua preferita?

Personalmente amo tutte le discipline, ma la mia preferita è la bici. Poi certo, quando gareggi in certe gare ed in certi livelli è necessario allenarsi in tutte le attività anche in quelle che ci piacciono di meno e ci riescono meno bene. Il mio allenatore che mi formò agli esordi mi ricordo che disse che il Triathlon è come una coperta tu puoi tirare da una parte o dall’altra ma devi mantenere sempre un certo equilibrio. Così per il Triathlon, tu puoi avere una preferenza, puoi allenarti bene in una specialità ma devi cercare di impegnarti al massimo ed in egual misura in tutte e tre se vuoi veramente andare bene.

 

Per quanto riguarda il nuoto, come è stato gareggiare per la prima volta in acque libere? Quali sensazioni?

Molti sportivi, come anche la stessa Federica Pellegrini, sottolineano le sensazioni diverse e sicuramente particolari del nuotare in acque libere in mare.

Certo, è diverso rispetto alla piscina dove tutti siamo abituati ad allenarci! Ed inizialmente può sembrare strano passare da un ambiente in cui vedi il fondo, ad uno come può essere il lago od il mare in cui non conosci e non vedi nulla o quasi. E’ una sensazione comune molto particolare a detta di tutti questa.

Quali consigli ti senti di dare a chi vorrebbe avvicinarsi a questo sport, il Triathlon?

In genere chi si avvicina a questo sport viene già da altre esperienze sportive. Il mio consiglio è quello di farsi seguire da un allenatore. E sicuramente partire gradualmente Step by Step!

Quali progetti agonistici ci sono nella tua agenda in tempi di Covid?

E’ un’agenda molto intensa! A fine marzo sarò a Lisbona, poi Stati Uniti,  e l’appuntamento al CHALLENGE di Riccione che ormai fa parte della tradizione italiana per il Triathlon.

Quanto è importante l’alimentazione per uno sportivo professionista che pratica il Triathlon?

L’alimentazione è molto importante, ma il mio consiglio è quello di non fissarsi sul pesare tutti gli alimenti, sull’essere eccessivamente puntigliosi o maniacali sull’alimentazione. Consiglio di essere moderati, di alimentarsi regolarmente e nel mio caso prediligo gli alimenti semplici e non particolarmente elaborati.

Quanto lo sport ti ha aiutato a superare il drammatico momento vissuto con la prematura scomparsa di tua moglie Carlotta?

Posso dire che lo Sport ed il Triathlon in particolare mi ha salvato. Mi ha sempre dato tanto ed ora voglio restituire anche io tanto a questo sport. Poi ci sono anche dei progetti importanti che desidero portare avanti in nome di Carlotta, in particolare parlo della Onlus “Il Sorriso di Car-Lotta”. Vi invito a leggere  i progetti e la storia di questa Onlus con cui abbiamo già realizzato cose importanti.

Oltre a questo progetto, ce ne è un altro che potrebbe interessare tutti gli appassionati di Triathlon, dicci qualcosa di più.

E’ già! A fine luglio e fine agosto a Livigno ci saranno le mie Triathlon Academy, settimane di sport e allenamenti aperte a tutti coloro che vorranno provare le specialità del Trathlon ed allenarsi da veri professionisti in questa specialità insieme a me che sarò presente agli allenamenti.  E quale cornice migliore di Livigno!

Tutte le info le pubblicherò a breve sul mio sito https://www.giuliomolinari.com/

Ultima domanda, a quale sportivo ti ispiri?

Ci sono tanti sportivi che con e loro caratteristiche mi hanno trasmesso ed ai quali mi ispiro ogni giorno!

Parlo di grandi sportivi in diversi ambiti sportivi e ricordo ad esempio qualcosa Michael Schumacher, così come Alberto Tomba, a Federica Pellegrini insomma loro e molti altri hanno quel qualcosa che mi è rimasta fortemente impressa nella mente e ai quali mi ispiro in questo sport!

Grazie Giulio

Chiara Fierimonte

Chiara Fierimonte
Mamma, runner e scrittrice. Amo la fatica delle lunghe distanze nella corsa. Se siete a Roma mi trovate all’alba sul Lungotevere dove mi alleno nel fascino di questa città. Grazie alla corsa ho imparato a riconoscere e superare i miei limiti, ma su Storie Correnti parleremo soprattutto di voi!