Per correre una maratona è necessario essere leggeri.
La testa, limpida, come l’acqua di un ruscello.
Il cuore certo della direzione, come il migliore dei guerrieri.
Il proprio valore non deve mai essere messo in discussione, il coraggio e la grinta devono trovare un terreno fertile per crescere e rinsaldarsi.
Lascia andare i dubbi, getta via i ma e i se, fanne un bel sacco e portali in discarica.
Disperdi nelle ripetute lunghe e faticose tutte le frasi scoraggianti per conservare nella parte più integra e non condivisibile di te, la motivazione dei tuoi 42 km e 195 metri.
Quella motivazione che non deve essere intaccata da voci dissonanti, che suggeriscono pensieri rocciosi, pesanti sul cuore e sulle gambe.
Molla gli ormeggi e getta via le zavorre: ci fosse la necessità di cambiare amicizie, fallo; ci fosse l’urgenza di rivoluzionare ogni routine, agisci; ci fosse l’impellenza di rafforzare la propria voce interiore, non esitare.
Via i pesi inutili, le briglie troppo strette, lontano chi non ti vuole vincente, chi vede le nuvole all’orizzonte, chi mette il carro davanti ai buoi, chi ama i piagnistei e non sopporta che tu non abbia più tempo e voglia per condividerli ed ascoltarli, chi ti invidia l’ostinazione con la quale da neofita hai deciso di tagliare un traguardo faticoso, di solito riservato ad amatori più esperti, o agli atleti.
Questa battaglia è solo tua e vincerla, lo sai bene, rappresenta molto più di una medaglia da maratoneta.
Lascia che chi deve, si allontani.
Lascia che chi non comprende, si rivolga altrove.
Lascia che chi non è pronto, si accomodi all’uscita.
E poi lasciati appartenere solo a chi ama la tua scelta, a chi si fa strumento per consentirti di giungere dove più ti preme.
Prosegui in solitudine, perché la compagnia giusta arriverà, perché chi ti vuole bene resterà al tuo fianco, vedrà la tua trasformazione e la apprezzerà.
Saprà riconoscere la tua fierezza e ne sarà orgoglioso.
E quando ogni bugia sarà svelata, quando ogni tradimento sarà smascherato, non avrai più palle al piede, pesi morti, pastoie, fastidi.
Potrai correre finalmente leggera, verso quel miglioramento di vita che solo una maratona può regalare.
Abbi coraggio, buone corse
Chiara Agata Scardaci
Photo di Camille Chenaux by – Andy Astfalck
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