Sergey Bubka la gloria e il futuro dell’Ucraina

Serhij Bubka
Foto - elespanol.com

Sergey Bubka, Presidente del Comitato Olimpico Ucraino, il 19 aprile, al Foro Italico di Roma, ha avuto un incontro sportivo-istituzionale con il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e la Sottosegretaria Valentina Vezzali.

All’incontro era presente il Ministro della Gioventù e dello Sport dell’Ucraina, Vadym Guttasait, (campione olimpico di scherma a Barcellona 1992 nella sciabola a squadre), l’Ambasciatore dell’Ucraina in Italia Yaroslav Melnyk e il consigliere d’ambasciata Yaroslav Moshkola.

Malagò e Bubka hanno poi visitato il Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” all’Acqua Acetosa, incontrando un gruppo di atleti ucraini di Taekwondo, Canottaggio e Scherma, che si stanno allenando in Italia, grazie all’intervento di solidarietà delle Federazioni Italiane.

“Il mio cuore è spezzato. Sto facendo tutto quanto è nelle mie possibilità per portare la pace e salvare il mio popolo. Senza l’Italia non avremmo futuro. Non ho mai incontrato nella mia vita una solidarietà di questo tipo. Va tutta la mia gratitudine al popolo italiano”.

Sono parole commosse quelle che Sergey ha espresso davanti agli atleti ucraini al centro sportivo “Giulio Onesti”.

“Questa è la mia prima conferenza da quando è cominciata la guerra, perché ho speso ogni tipo di energia per aiutare i nostri atleti. Mia madre ha 85 anni e non può muoversi, non può stare in piedi a lungo, mio padre si prende cura di lei e sono a Donetsk, ma non ho notizie da diverso tempo e ho paura di non rivederli più. Sembrava che questa guerra non potesse mai capitare, ma è importante il fatto che non siamo soli. L’intero movimento olimpico è con l’Ucraina. Se stiamo insieme vinceremo. Non dimenticheremo mai quello che state facendo. È in questi momenti che possiamo capire chi veramente ci è vicino, chi è nostro amico. Ancora un grande grazie all’Italia, al Governo, al Coni, così come a tutti i presidenti federali”.

Sergey Bubka
Sergey Bubka con il Presidente Malagò e la Sottosegretaria Valentina Vezzali. – Foto Twitter Bubka

Sergey Bubka all’indomani dell’invasione militare sovietica nel territorio ucraino disse:

Amo la mia Ucraina con tutto il cuore, sotto la sua bandiera ho ricevuto le più alte onorificenze: vinceremo!”.

Nato il 4 dicembre 1963, Voroshilovgrad in Ucraina, Bubka è stato il primo saltatore con l’asta a superare i 6,1 metri.

Negli anni a venire Bubka diventerà una leggenda fino a cambiare gli standard del salto con l’asta.

Forte e agile, possedeva grandi capacità ginniche e grazie all’impugnatura del palo, più in alto rispetto alla maggior parte dei saltatori, sfruttava una leva straordinaria. La sua tecnica gli dava un vantaggio che gli permise di dominare la specialità per anni.

Nella sua incredibile carriera ha battuto il record mondiale 35 volte, 17 in outdoor e 18 volte indoor.

Bubka ha iniziato a saltare all’età di 9 anni. Vitaly Petrov è stato il suo allenatore fin da ragazzo e grazie a lui, all’età di 15 anni, il giovane Sergey vinse ai campionati mondiali di atletica leggera del 1983 a Helsinki, in Finlandia, con un salto di 5,7 metri.

Bubka superò per la prima volta i 6 metri, considerata un’altezza irraggiungibile, a Parigi il 13 luglio 1985.

Nel 1988 a Nizza, in Francia, si avvicinò alla barriera di 6,1 metri con un salto di 6,06 metri che fu il suo secondo record mondiale in cinque settimane.

Sergey Bubka tra il 1984 e il 1988, ha incrementato il record mondiale di 21 cm, altri saltatori in passato lo fecero nell’arco di 12 anni. Durante questi anni venne nominato il miglior sportivo dell’Unione Sovietica per tre anni di fila (1984-1986).

Sergey Bubka
Foto Twitter Bubka

Nel 1994 a Sestriere ha battuto il suo precedente record mondiale con un salto di 6,14 metri.

Bubka ha partecipato alle Olimpiadi del 1996 ad Atlanta, ma un infortunio gli ha impedito di gareggiare. Nel 1997 Bubka ha vinto un sesto campionato mondiale di salto con l’asta, un risultato senza precedenti.

Nonostante sia stato costantemente uno dei saltatori maschili più forti della sua epoca, ha vinto poco ai Giochi Olimpici, solo una medaglia d’oro (Seul 1988).

Nel 2000 si ritirò dalle competizioni e divenne un membro attivo del Comitato Olimpico Internazionale e presidente del Comitato olimpico nazionale in Ucraina dal 2005.

In queste settimane di guerra il Comitato gode del pieno sostegno del Movimento Olimpico. Il Comitato Olimpico Internazionale, i Comitati Olimpici Nazionali, le Federazioni Sportive Internazionali, gli atleti e le organizzazioni sportive di tutto il mondo stanno offrendo il loro aiuto.

Il Presidente del CIO già dalle prime ore dell’invasione militare sovietica nel territorio ucraino inviò una lettera al Movimento Olimpico e il riscontro è stato travolgente. “Non siamo dimenticati.” – ha detto il Vice Direttore della Solidarietà Olimpica Pamela Vipond

“Stiamo ricevendo offerte di alloggi per gli atleti che hanno lasciato il nostro amato Paese e stiamo ricevendo donazioni. Il mondo olimpico è con noi in piena solidarietà. Come Comitato Olimpico, stiamo coordinando gli aiuti e stiamo raccogliendo i bisogni.”

Grazie per tutti i messaggi e le chiamate di supporto da tutto il mondo. L’Ucraina è grata che il CIO sia pienamente solidale e la sua task force sia in contatto con il Comitato Olimpico dell’Ucraina per coordinare l’assistenza umanitaria. La guerra deve finire, la pace e l’umanità devono prevalere. Sergey Bubka