Sarà la nostra prima Corsa di Miguel!

Questa è la storia di chi alla Corsa di Miguel non ha mai partecipato, ma ci sarà alla prossima del 19 gennaio 2020: la nostra prima Corsa di Miguel!

È la storia di un gruppo di colleghi che hanno deciso di mettersi in gioco grazie a uno di loro al quale la sorte ha giocato un brutto scherzo e che proprio nella difficoltà è riuscito a non chiudersi in se stesso, creando intorno a sé una rete di relazioni in cui tutti si sentono coinvolti e parte integrante, ciascuno a modo suo.

È una bella storia di amicizia e solidarietà che ha inizio ufficialmente il 29 settembre scorso con la nostra prima corsa, ma che affonda le sue radici ben più in là.

La nostra è una realtà lavorativa di piccole dimensioni: un ambiente “privilegiato”, composto da un centinaio di persone provenienti da ogni parte d’Italia e con alcuni uffici distaccati a Roma, dove ci si conosce tutti, anche se alla fine non si sarealmente nulla l’uno dell’altro.

Nella nostra quotidianità improvvisamente irrompe una brutta“bestia” che colpisce uno di noi e ha il suono di un passo che si fa sempre più pesante nei corridoi e di una parola che tutti conoscono, ma che nessuno osa pronunciare perché spaventa, una corsa senza fine.

Mario è un appassionato di viaggi, gite in montagna e manifestazioni podistiche, ma la malattia sembra “correre” più di lui. Da qui parte la nostra avventura: in collaborazione con il CAI di Ivrea cominciano le prime gite in montagna con la joelette.

Poi il primo appuntamento ufficiale con la Stratorino 2019. Non siamo preparati, ma l’entusiasmo e la voglia di fare una piccola-grande impresa sono grandi: è una bella giornata di sole di una domenica di fine settembre e, accompagnati dall’atmosfera gioiosa delle migliaia di persone attorno a noi, raggiungiamo il traguardo vittoriosi.

L’insolita esperienza ci ha “gasato” e svegliato in noi qualcosa che non pensavamo di avere. La sfida non era più solo di Mario, ma iniziava a diventare anche un po’ la nostra: non porsi limiti nelle difficoltà, che condivise pesano meno. Abbiamo imparato a conoscerci realmente meglio e a fare squadra. Mario è stato fondamentale nella creazione di un gruppo di persone unite che ha piacere a condividere momenti assieme e che proprio in questi momenti riesce a dare quel qualcosa in più, ognuno a suo modo.

Così è arrivata Una Corsa da Re a Venaria, la Stragenova 2019 e, infine, la Corsa dei Rottami: perché l’autoironia non ci manca!

Nel frattempo, ci siamo organizzati per acquistare una joelettetutta per lui. Il nuovo bolide è arrivato il 18 novembre 2019. L’intenzione era quella di inauguralo in occasione della Mezza maratona di Torino, optando per il percorso di 8 km. Anche se avverse condizioni metereologiche hanno tentato di fermarci e nonostante le corse fossero state annullate, sotto la pioggia, abbiamo fatto i primi test. La joelette è andata alla grande, e noi con lei e soprattutto con il suo condottiero!

Ed ora la mitica Corsa di Miguel! I colleghi di Torino si uniranno a quelli di Roma, alternandosi nella conduzione della joelette perentrare “trionfalmente” all’Olimpico. La preparazione è cominciata: allenamenti, diete e sedute di tecnica e tattica.

Quello che significa per noi la Corsa di Miguel è racchiusa neldiscorso di Mario per il battesimo della joelette:

Molti si chiedono: chi si prende cura dei malati?

Molti risponderanno i medici, altri la famiglia, altri ancora nessuno.

Qualcuno dirà gli amici, pochi direbbero i colleghi.

Io posso dirlo, con orgoglio e gratitudine: i miei colleghi.

A loro devo i sorrisi in corridoio, le zingarate alle feste di paese, i pranzi e le cene in eleganti ristoranti, quel volo in elicottero che presto farò, la continua, quotidiana gestione delle mie difficoltà: aprirmi una porta, farmi indossare una giacca, nutrirmi e… tante piccole ma essenziali altre attenzioni.

A loro come all’AISLA, devo la smART bike, che servirà a raggiungere, mi auguro, tanti nuovi traguardi, tutti insieme #dicorsacontrolaSLA.

Ricordo che è passato pochissimo tempo dal 29 settembre dell’esordio alla Stratorino, che ha visto i miei colleghi di oggi e di un tempo, amici, volontari dell’AISLA e del CAI di Ivrea accompagnarmi lungo le strade della città e ora già pensiamo di scendere a Roma il 19 gennaio dell’anno prossimo per la corsa di Miguel: non c’è limite alla forza dell’amicizia e della solidarietà!

Concludo dicendo che fra le poche, forse unica, cose belle di questa malattia, c’è l’incontrare persone che, con le loro azioni, mi danno la forza di superare i momenti bui e mi mostrano il lato illuminato della loro anima”.

Queste parole ci hanno ispirato e fatto riflettere, ognuno con sestesso ma anche congiuntamente.  In queste situazioni è facile pensare a quello che la persona colpita dalla malattia può o dovrebbe fare per reagire alla stessa e restarla a guardare per vedere quale corsa “deciderà” di fare. La nostra piccola-grande esperienza ci ha fatto capire che noi non vogliamo solo guardare, noi vogliamo correre con Mario, condividere pezzetti di vita assieme perché è da questi momenti che ognuno di noi si sente migliore.

Ecco perché parteciperemo alla nostra prima Corsa di Miguel: perscrivere un altro grande pezzetto di storia!! Questa è la NOSTRA storia #DiCorsaControLaSLA!!

I colleghi di Mario

Bogianen! Daje, Mario! #DiCorsaControLaSLA