Sagrantino Wine Trail il piacere di camminarla con le amiche

Domenica scorsa ho partecipato alla non competitiva della Sagrantino Wine Trail, a Montefalco (Pg).

Nonostante il mio allenamento molto approssimativo ho portato a termine la gara in buonissima compagnia, Alessia, Laura e Annarita sono state compagne meravigliose del mio viaggio in gara.

Nelle due giornate passate tra Montefalco e Bevagna l’aria che si respirava, vi garantisco che di trasferte al seguito di mio marito e la vecchia squadra del Cral Poligrafico dello Stato, in giro per l’Italia e per il mondo ne ho fatte tante, era completamente diversa.

Al Sagrantino wine Trail si percepiva una voglia matta di tutti di correre la gara e nello stesso tempo, a parte i runner più competitivi, una bassissima carica agonistica, si respirava la voglia di arrivare al traguardo godendosi la natura, il paesaggio, il buon vino, in compagnia dei propri compagni di squadra o di viaggio.

Il podismo negli ultimi anni si è involuto, non direi evoluto anche se lo penso, sarà che l’età media dei partecipanti si è di molto alzata e che il ricambio generazionale stenta ad arrivare, al contrario dell’equitazione sport che pratico a livello agonistico dove i giovanissimi sono la maggior parte dei partecipanti alle gare.

Oggi, almeno è stata la mia sensazione di questi due giorni, il podista cerca non solo la gara per poter ritoccare il proprio personale, ma cerca soprattutto un ambiente dove divertimento, sorrisi, condivisione di idee e progetti sono la spinta trainante.

Possiamo dire che oltre eno-turismo, pratica molto apprezzata, oggi si affaccia sul mercato, in maniera diversa dal solito anche il runner-turismo.

Un turismo diverso, fatto non solo delle grandi manifestazioni podistiche in giro per il mondo ma anche di tante trasferte magari vicine , dove la gara è una componente complementare, non la principale.

Il runner-turismo ha degli aspetti che generano benefici non solo a chi lo pratica:

Iscritti alla gara: molti, spesso la manifestazione è sold out.

L’organizzazione soddisfatta, anche perché ha meno problemi.

Ristoranti pieni con menù particolari, non solo la solita pasta in bianco o la pizza.

Negozi frequentati da clienti.

Meno stress agonistico vuol anche dire più tempo per gli acquisti.

Alberghi – B/B – Appartamenti pieni anche fuori stagione, con gente allegra e pochi musoni.

Correre per stare bene è tutto questo, ce lo dovremmo ricordare ogni volta che attacchiamo il pettorale alla maglia.

Trasferte conviviali, poco agonismo, ricerca delle peculiarità della zona, ristoranti che offrono piatti con prodotto gastronomici locali, il tutto accompagnato da una piacevolissima compagnia.

 

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