Non era una mattina qualunque. Il cielo era sereno e la temperatura di circa 10°C, Alberto prima di uscire di casa scelse accuratamente i suoi vestiti per correre calcolando una temperatura di almeno 10° superiore, aveva paura di provare troppo caldo ma non voleva sottovalutare comunque una temperatura fresca e l’umidità della notte.
Optò, dunque per un pantaloncino corto aderente e una maglia termica a manica lunga, entrambi di colore nero. Sopra alla maglia indossò una t-shirt di un ottimo materiale traspirante di colore giallo fluorescente, consegnatale insieme all’iscrizione a una gara di mezza maratona che aveva corso qualche mese prima e nella quale aveva fatto segnare il suo miglior tempo sulla distanza. Al termine di quella gara decise di iniziare la preparazione per correre la sua seconda maratona. Era quello il motivo per cui si trovava fuori casa a quell’ora quella mattina e sentiva che indossare quella maglietta sarebbe stato di stimolo, nonostante tutto.
Le poche nuvole striate riflettevano i colori di una splendida alba ma lui fissava il vuoto con le braccia appoggiate al muro vicino all’ingresso pedonale del suo condominio con l’intenzione di fare stretching. Marcello, qualcosa più di un semplice vicino settantenne, passò e gli disse:
«Ehi atleta, guarda che il muro sta in piedi da solo! Buona giornata.»
Alberto accennò un sorriso ma non proferì parola, avrebbe voluto avere la serenità per scambiare due parole e farsi raccontare di nuovo di quella scatola che Marcello custodiva gelosamente, piena di medaglie e pettorali raccolti negli anni in cui anche lui correva. Ma non era la mattina giusta. […]
Tornò a casa stanchissimo e deluso.[…]
Dopo aver bevuto un integratore salino ottenuto versando in un bicchiere riempito d’acqua un misurino di polvere preso da un barattolo nella dispensa, si tolse gli indumenti bagnati, li infilò in lavatrice, la programmò, mise il detersivo nella vaschetta e fece partire il lavaggio. Mentre la lavatrice cominciava a caricare l’acqua, aprì la porta a vetro della doccia, aprì l’acqua calda ritirando la mano di scatto per non bagnarsi con l’acqua gelida, aspettò qualche minuto, quindi si mise sotto il getto di acqua calda e coperto dallo scroscio dell’acqua e dal rumore della lavatrice scoppiò a piangere.[…]
Inizia così Running Club, il mio primo libro uscito il 16 giugno scorso per Porto Seguro editore.
Devo ammettere che quando Marco mi ha chiesto di scrivere qualcosa sul mio libro sono andato un po’ in crisi. Nonostante le oltre 450 pagine scritte che compongono il libro, avevo un certo timore reverenziale nel confrontarmi con le meravigliose storie legate alla corsa raccolte in questo sito nel corso degli anni.
Così ho deciso di fare semplicemente quello che facevo ogni qual volta necessitassi di ispirazione durante la stesura del libro; sono uscito a correre. A dir la verità però durante questi ultimi quattro anni il più delle volte uscivo con la mia fedele bici. Ma poco importa, immancabilmente tornavo a casa e avevo l’idea per poter proseguire.
La mia storia “di corsa” nasce il 4 settembre del 2013 quando partecipai alla gara non competitiva, la classica tapasciata in giro per il paese, organizzata praticamente sotto casa. Da quel momento la mia vita cambiò per sempre e con l’iscrizione al gruppo organizzatore della suddetta corsa e la visita medico-sportiva, arrivarono gli allenamenti e circa 200km di gare all’anno sulla distanza massima della mezza maratona. Ma nell’ottobre del 2018, aspettando che mi venisse consegnata la bici da corsa nuova col telaio in fibra di carbonio verniciato di un luccicante rosso metallizzato, alla vigilia di quello che sarebbe stato l’anno della preparazione per la maratona, una fastidiosissima fascite plantare interrompe la mia modesta carriera agonistica. Da quel momento i 200 km di gare all’anno si trasformano in 4000km di pedalate. Da runner modesto mi trasformo in ciclista modesto. Pedalare è bellissimo ma correre lo è molto di più.
Ho dovuto ridimensionare le mie ambizioni, rispettando il mio corpo e i suoi limiti, molto più di quanto fatto in passato, ma attualmente portare a casa 5km di corsa senza dolore è per me motivo di grande soddisfazione, soddisfazione paragonabile a quella che provavo tagliando il traguardo di una mezza maratona. I traguardi mi mancano, non posso negarlo, ma il traguardo della maratona è sempre là, dovrà solo aspettarmi ancora qualche tempo in più e sono certo che sarà raggiunto.
Come certamente potrete aver capito la mia passione per la corsa non si è mai spenta, avevo solo la necessità di trasformarla in qualcosa di diverso, farne tesoro e rendere grazie alla corsa per ciò che in questi anni mi aveva donato. Così un giorno, quasi per caso, come se fosse in realtà lui a cercarmi per raccontarne la storia, è nato Alberto e l’inizio della sua storia che avete letto. Da quel momento e dal motivo che provoca quel pianto, Alberto annullerà l’iscrizione alla maratona e creerà un gruppo Facebook per condividere la sua passione e la sua esperienza riguardo la corsa, chiamato Running Club appunto. Tramite il gruppo farà la conoscenza di Chiara, una giovane che inizia ad approcciarsi alla corsa. Alberto insieme al suo grande amico Carlo, ad Anna e Federico, aiuteranno Chiara a correre la sua prima mezza maratona.
Non è un libro autobiografico, non avevo bisogno di raccontare la mia storia, avevo bisogno di raccontare quelle persone che grazie alla corsa ho incontrato in questi anni, coloro che tra le mille difficoltà della vita riescono a spremere quell’energia necessaria a raggiungere traguardi che per moltissimi altri sono irraggiungibili, per me sono, siete – è il caso di dirlo – veri eroi e come tali meritate di essere cantati, come si faceva nell’antica Grecia coi vincitori delle Olimpiadi. Questo libro è dedicato a voi e a coloro costretti a rinunciare alla corsa per colpa di un infortunio. Moltissimi davanti a un infortunio si sentono rifiutati dalla corsa, traditi, come da un’amante infedele, vorrei poter trasmettere loro nuovamente amore per la corsa. Ho però lavorato molto affinché il libro risultasse il più godibile possibile anche da chi desidera iniziare a correre o da chi vuole capire cosa spinga le persone per strada in pantaloncini e maglietta alle prime luci dell’alba.
Che altro aggiungere? Entrate nel club, siete i benvenuti.
Buona lettura. Grazie infinite per lo spazio e per la disponibilità.
Gabriele Impera.
Running Club (458 pagine, 21€) è ordinabile in tutte le librerie, è disponibile su
https://www.portoseguroeditore.com/prodotto/running-club/
oppure
https://www.mondadoristore.it/Running-club-Gabriele-Impera/eai979125492237/
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