Quando la domenica usciamo a correre con gli amici, la distanza di 15 chilometri sembra sempre mettere tutti d’accordo.
È una misura perfetta per un gruppo mediamente allenato, capace di offrire il tempo giusto per chiacchiere da runner tra progetti podistici imminenti, sfoghi personali e immancabili sfottò tra amici.
A Roma, il 10 novembre, si terrà una gara che incarna alla perfezione questa voglia di correre con leggerezza e spirito di condivisione: la Rome 15k. Un evento che si distingue per la sua capacità di farci vivere la corsa in modo diverso, senza l’ossessione del cronometro, ma con la voglia di partecipare e stare bene. È figlia della storica Rome 21k, che ha visto tante edizioni, da quelle notturne a quelle più recenti nel cuore della città.
Ma questa nuova gara rappresenta qualcosa di unico, un invito a correre per il puro piacere di farlo.
L’organizzazione è affidata a Gianluca Calfapietra, imprenditore nel mondo del running e del triathlon, presidente del Forhans Team. Calfapietra, con anni di esperienza nel settore, ha sempre dimostrato una straordinaria capacità di leggere in anticipo le tendenze, le mode e i desideri di un popolo di sportivi. La sua flessibilità e adattabilità, sviluppate sui campi di gara del triathlon, si riflettono nell’eccellenza organizzativa delle corse su strada, non solo nella Capitale ma in tutta Italia. E ora, di fronte a nuovi cambiamenti nel mercato podistico, ha lanciato un evento che parla direttamente ai runner di oggi.
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La Rome 15k è pensata per andare incontro alle esigenze di tutti: per i runner più esperti sarà una distanza ideale per un allenamento impegnativo, mentre i neo-runner troveranno l’occasione perfetta per spingersi oltre la barriera dei 10 km, senza il carico di pressione di una mezza maratona.
Ma c’è una categoria speciale di partecipanti che sarà particolarmente attratta da questa gara in versione competitiva e non: quelli che vorranno correre senza l’assillo del cronometro. Perché la Rome 15k è una distanza inusuale nel panorama delle gare cittadine, il che rende il confronto con tempi precedenti praticamente impossibile.
E questo offre una libertà inaspettata, un’occasione rara per lasciare a casa l’orologio e immergersi completamente nel momento. Gli organizzatori hanno pensato anche a chi vorrà semplicemente scendere in strada e essere parte dell’evento con una 5 km anch’essa competitiva e non.
Correre senza cronometro significa riscoprire la bellezza pura della corsa: il ritmo naturale del proprio corpo, le emozioni che si susseguono a ogni chilometro, la connessione con l’ambiente e con gli altri partecipanti.
Senza la pressione di dover battere un tempo o raggiungere una performance specifica, si può correre per il semplice piacere di muoversi, di ascoltare il proprio respiro e sentire le sensazioni fluire. È un ritorno alle radici dello sport, alla gioia autentica di essere in movimento, liberi da ogni aspettativa.
Ed è proprio questo che rende la Rome 15k un evento affascinante: non è solo una gara, ma un’opportunità per riscoprire la libertà della corsa, un viaggio dentro sé stessi, senza il filtro impietoso del cronometro.