Sabato pomeriggio, nella suggestiva cornice della sala Protomoteca in Campidoglio, si è tenuta la presentazione del quinto volume dell’Enciclopedia Ducani, scritta da Luciano Duchi.
Non è stata la classica presentazione letteraria, ma piuttosto un ritrovo tra amici e appassionati, un omaggio a un uomo che, all’età di 86 anni, custodisce una memoria sportiva, sociale e storica che farebbe invidia persino al professor Barbero.
Il quinto volume dell’Enciclopedia Ducani ci trasporta in un periodo cruciale, dal 2000 al 2003, anni ricchi di eventi significativi non solo per l’autore. Come ha dichiarato lo stesso Duchi: “Il traguardo dei 60 anni mi ha liberato da molte tensioni, concedendomi una maggiore libertà di vivere appieno la mia passione sportiva.”
Ascoltare Luciano aprirsi al pubblico, raccontare di come ha vissuto questi ultimi anni difficili, ma nel contempo pieni di vita, grazie a Laura e i suoi nipoti ha commosso tutti, la sua cara Rita era in qualche modo in quella sala, attenta, curiosa e partecipe come sempre è stata, dallo start alla finish line di questa vita esigente e purtroppo severa.
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Luciano, con tono intimo e riflessivo, ci ha invitati a ripercorrere questi anni attraverso le sue esperienze personali e la sua passione per il podismo, intrecciando aneddoti di vita con la narrazione di eventi storici e sportivi.
La memoria come motore narrativo
Sin dalla premessa, sottolinea come la spinta che lo ha portato a completare quest’opera sia legata al desiderio di rivivere gli anni giovanili, quel “fiore” di vita che, intensamente vissuto, diventa il motore principale della sua scrittura. Il parallelo con il “Passero Solitario” di Leopardi non è casuale: l’autore confessa che scrivere i propri ricordi è un modo per far rivivere quei momenti felici che solo con la maturità si riconoscono come i più gratificanti.
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Nonostante l’intenzione dichiarata di soddisfare un’esigenza personale, il volume riesce a coinvolgere anche il lettore grazie alla sua capacità di unire il racconto intimo con momenti di portata mondiale, come la tragedia dell’11 settembre, vissuta indirettamente dall’autore, che si trovava a New York poco prima degli attentati.
Lo sport come filo conduttore
Elemento centrale del volume è lo sport, e in particolare l’atletica leggera. Gli anni trattati includono momenti storici come l’Olimpiade di Sydney del 2000 e i Mondiali di Edmonton e Parigi nel 2001 e 2003 rispettivamente. La narrazione non si limita a riportare cronache sportive, ma si arricchisce di riflessioni e aneddoti personali, come i viaggi dell’autore in qualità di tour leader, come lo ha definito l’amico Ignazio Stefano Farina.
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Il volume diventa un documento prezioso non solo per gli appassionati di sport, ma per chiunque voglia approfondire il contesto storico di quegli anni. L’autore, infatti, decide di ridurre lo spazio dedicato ai risultati delle gare nazionali e internazionali – facilmente reperibili online – per concentrarsi su eventi meno noti, ma altrettanto significativi. Questa scelta rende l’opera una fonte preziosa di informazioni su manifestazioni e competizioni altrimenti difficili da trovare.
Un’opera di nicchia ma ricca di valore
Luciano, in modo quasi ironico, si distanzia dalla tendenza contemporanea di promuovere incessantemente le proprie opere. Nonostante il numero limitato di copie stampate, e la relativa difficoltà di distribuzione – (operazione editoriale senza fine di lucro), il valore del quinto volume dell’Enciclopedia Ducani non è da sottovalutare.
Si tratta di un’opera che va oltre la mera cronaca, trasformandosi in una riflessione profonda su come la memoria e lo sport possano intrecciarsi per raccontare la storia personale e collettiva.
Questo quinto volume dell’Enciclopedia Ducani è un omaggio sincero agli anni di inizio millennio, con tutte le loro sfide, gioie e tragedie. Un’opera che parla all’autore prima di tutto, ma che riesce, con eleganza e umiltà, a coinvolgere anche il lettore in un viaggio tra memoria, sport e storia.
Certi di un prossimo numero riteniamo necessario un coinvolgimento nelle scuole per far conoscere la nostra storia e ascoltare un uomo che ha sempre anticipato modi e mode per correre in tutta Italia.
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