Podcast Runation 451 – Strava: il social degli sportivi tra motivazione e pressione sociale

Nella nuova puntata del Podcast Runation 451, Simone Cellini e Marco Raffaelli affrontano una questione che riguarda tantissimi appassionati di running e che ha a che fare con la registrazione dei loro dati sportivi sulla piattaforma STRAVA.

Strava è senza dubbio il social network più famoso per gli sportivi.

Offre la possibilità di registrare allenamenti, analizzare prestazioni e condividere le proprie corse, pedalate e nuotate con amici e follower. Tuttavia, dietro a questa facciata motivante, si nascondono anche alcuni aspetti critici, come la pressione sociale e l’ansia da prestazione.

Nel Podcast Runation 451, Marco e Simone commentano uno studio condotto su runner universitari statunitensi che ha messo in evidenza come l’uso di Strava possa avere implicazioni psicologiche importanti, legate a tre temi principali:

  1. Self-presentation (l’immagine di sé)
  2. Social pressure (pressione sociale)
  3. Motivazione

I due autori analizzano i lati positivi e negativi di Strava e come trovare un equilibrio sano nell’utilizzo di questa piattaforma.

Strava-mappe

Lati oscuri della condivisione su strava

L’idea di poter confrontare le proprie prestazioni con quelle degli altri è stimolante, ma può trasformarsi in una fonte di disagio. Molti runner finiscono per modificare i propri allenamenti solo per “fare bella figura” o sentirsi adeguati rispetto ai tempi e ai chilometri macinati dai loro contatti.

Commenti e critiche: il pericolo del giudizio altrui

Alcuni runner si trovano a ricevere critiche non richieste da parte di altri utenti, spesso con commenti che insinuano dubbi sul loro metodo di allenamento. Questa pressione può portare a un senso di insicurezza e frustrazione, con il rischio di perdere il piacere della corsa e la fiducia nel proprio programma di allenamento.

Inoltre, molti sportivi si sentono obbligati a postare solo gli allenamenti migliori, nascondendo quelli più lenti o di recupero per paura del giudizio altrui. Questo atteggiamento può distorcere la percezione dell’allenamento, facendolo apparire come una costante ricerca di performance eccellenti.

Self-presentation: il bisogno di apparire al meglio

Lo studio evidenzia che molti atleti tendono a trattare il proprio profilo Strava come un vero e proprio “curriculum sportivo”, evitando di pubblicare allenamenti considerati meno impressionanti. Questo porta a una rappresentazione distorta della realtà, con il rischio di sviluppare un senso di inadeguatezza o ansia da prestazione.

Pressione sociale: il confronto può diventare tossico

Osservare i risultati degli altri può essere fonte di motivazione, ma il confronto costante può anche portare a sentimenti di frustrazione. Molti runner si chiedono: “Perché io sono più lento?” o “Come mai corro meno chilometri rispetto agli altri?” senza considerare le variabili individuali come esperienza, preparazione fisica e obiettivi personali.

In alcuni casi, chi subisce un infortunio preferisce disattivare il proprio profilo Strava per evitare il disagio di vedere gli altri continuare ad allenarsi, provando un senso di esclusione o invidia.

Motivazione: il lato positivo e il rischio dell’ossessione

Strava può essere un ottimo strumento per rimanere motivati: vedere gli amici allenarsi può spingere a uscire a correre anche quando manca la voglia. Tuttavia, c’è il rischio che l’app diventi una fonte di pressione eccessiva, trasformando l’allenamento in un obbligo finalizzato a ricevere kudos e commenti positivi.

Se la motivazione diventa esclusivamente estrinseca, basata sulla ricerca dell’approvazione altrui, si rischia di perdere il vero piacere dello sport e di forzare allenamenti anche quando il corpo ha bisogno di riposo.

Come proteggersi dagli effetti negativi?

Ecco alcuni consigli per utilizzare Strava in modo sano e costruttivo:

  1. Ricorda il tuo obiettivo: Usa Strava come uno strumento di monitoraggio e non come una vetrina di perfezione.
  2. Ascolta il tuo corpo e il tuo coach: Ogni piano di allenamento è personalizzato, non lasciarti influenzare dai commenti degli altri.
  3. Limita il confronto: Se noti che il paragone con altri runner ti genera ansia, imposta il profilo privato o limita la visibilità dei tuoi dati.
  4. Condividi anche gli allenamenti “normali”: La trasparenza aiuta te stesso e gli altri a comprendere che la corsa non è fatta solo di prestazioni eccellenti.
  5. Sii consapevole delle tue emozioni: Se noti che Strava ti genera stress o ansia, riduci il tempo che trascorri sulla piattaforma o prenditi una pausa.

Strava è uno strumento potente per gli sportivi, capace di creare community, motivazione e fornire dati utili per il miglioramento delle prestazioni. Tuttavia, è importante usarlo con consapevolezza, evitando di cadere nella trappola del confronto costante e della ricerca di approvazione.

L’equilibrio è la chiave: sfruttiamo Strava per migliorare noi stessi, senza farci condizionare dal giudizio altrui. Alla fine, la corsa è un viaggio personale e ogni runner ha il proprio percorso da seguire.

Ascolta l’intera puntata sul canale del Podcast Runation 451

copertina podcast runation 451