Essere un runner non significa semplicemente correre. È molto più di mettere un piede davanti all’altro. È svegliarsi all’alba, quando il mondo ancora dorme, e ascoltare il battito del tuo cuore fondersi con il ritmo dei tuoi passi. È quella sensazione di libertà pura che provi quando i piedi toccano l’asfalto, uno dopo l’altro, in una danza che solo tu puoi sentire.
Correre significa superare i propri limiti, un chilometro alla volta. È quella voce interiore che sussurra “non ce la fai”, e tu che rispondi “guardami”. Che sia sotto la pioggia o con il sole che sorge, attraverso le stagioni che cambiano, tu continui semplicemente a correre.
La corsa come metafora della vita
Pensavo a quanto la mia vita sia cambiata da quando ho iniziato a correre. Sono passati anni, e, al di là dei cambiamenti fisici, la corsa ha trasformato il mio modo di vedere il mondo e affrontare le sfide. La corsa è una metafora perfetta della vita. Ogni uscita è un viaggio, un’avventura che ti mette costantemente alla prova.
Se esistesse una pillola magica capace di ridurre del 30% il rischio di malattie, eliminare ansia e depressione, migliorare la memoria e persino cambiare la neurobiologia del cervello, tutti la vorrebbero. Eppure, questa pillola magica esiste già: si chiama corsa.
La corsa non viene in forma di compressa, ma offre tutti questi benefici e molti altri. È una medicina naturale, una terapia fisica e mentale, una forma di meditazione in movimento. La ricordate la prima corsa? Ansimavate dopo pochi minuti, con le gambe pesanti come il piombo.
“Ma chi me lo fa fare?” pensavi. È la storia di molti runner principianti.
Ma è proprio questo il bello. La corsa ti insegna la pazienza e la perseveranza. Ti dimostra che il cambiamento è possibile, un passo alla volta. Ricorda chiaramente il momento in cui hai iniziato a notare i primi miglioramenti. Non solo dei cambiamenti fisici, ma di come ti sentivi mentalmente. Era come se avessi trovato una nuova chiarezza, una nuova energia.
La corsa ti connette con una parte di te stesso che forse non sapevi nemmeno di avere. Quando corri, sei completamente presente nel momento. Non pensi al lavoro, alle bollette o ai problemi quotidiani. Esisti solo tu, il tuo respiro e i tuoi passi. E poi ci sono gli amici che incontri lungo la strada: quelli che ti sostengono, quelli che ti sfidano e quelli che ti capiscono.
La corsa ha un potere unico: unisce le persone. Non importa se sei un runner esperto o se hai appena iniziato, siamo tutti parte della stessa tribù. Ci piace pensare che ogni corsa racconti una storia.
Un mito da sfatare è quello che dice: “Non sono un vero runner, corro troppo piano”. Alcuni smettono di correre perché si sentono inadeguati, altri nemmeno ci provano per paura di fallire. Eppure, la verità è che non esiste una velocità minima per essere considerati runner. Sei un runner dal momento in cui decidi di metterti le scarpe e uscire a correre. Che tu faccia 5 minuti al chilometro o 8, l’importante è muoversi.
Certo, correre con costanza ti permette di definirti un vero runner, ma è la costanza e la passione che contano, non la velocità. La corsa ci insegna a rispettare il nostro corpo e ad ascoltarlo, imparando a conoscere i nostri limiti e a superarli.
C’è qualcosa di speciale che accade dopo una corsa. È un mix di stanchezza e soddisfazione. Il corpo è provato, ma la mente è libera. Ogni chilometro ti permette di lasciarti alle spalle un peso, un pensiero. La corsa, alla fine, ti insegna una lezione fondamentale: il movimento è vita, e nella vita, ogni passo conta.
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