Tra poco più di tre settimane torneremo finalmente a correre la Napoli City half marathon. Il 22 e 23 febbraio saranno due giorni di vacanza e non solo fatica.
Non è sempre facile esprimere la felicità che regala questa città.
Una delle più belle del mediterraneo: aperta, colorata e accogliente, romantica, misteriosa e affascinante e seducente come solo lei sa essere.
E’ una ricetta da studiare, da svelare anche tra i vicoli e dentro i palazzi. Correre la Napoli City half marathon è emozionante, è conoscere la città da un punto di vista diverso.
La gara, certificata IAAF / AIMS, si svolge con una temperatura media di 10°C, in condizioni quindi ottimali.
Dal lungomare al Castel dell’Ovo, dal Teatro San Carlo a piazza del Plebiscito, vi condurrà attraverso le aree più affascinanti della città, in un contesto unico, in uno dei più caratteristici panorami del Mediterraneo.
Perché quando corri in mezzo a questa vitalità ti verrebbe voglia “d’arrubbà senza me fà ved訒tutt’e facce d’a ggente.”
Volti sorridenti, allegri e colmi di disincanto, concreti e coscienti di vivere in un mondo a parte.
Queste sono le sensazioni cardine attorno alle quali gira la curiosità del viaggaitore.
Una metropolitana tra le più belle d’Europa. Migliaia di turisti, musei pieni e vicoli colmi di tutto.
Quando passeggi per la città ti sazi di sapori e arte, un sole che è tutt’altro che amaro, ti scalda su un lungomare chiuso al traffico e silenzioso.
Poi, se sei è un runner, gli aspetti si amplificano, con altri come te alla ricerca dello stesso risultato, con la corsa che attiva milioni di canali ricettivi che a riposo sono silenti.
Correre la Napoli City half marathon è avere la voglia di essere cullati dalla musicalità di una lingua che “te desse calore senza te fa ‘sunnà.”
Napoli ti colpisce sempre diretto, non è mai tangente nel confronto. Sa arrivare in profondità con angoli che scopri ad ogni cambio di direzione, con i mille contrasti del bene e del male.
Sono rimasto incantato da quelle due chiese che si guardano e si rispettano nei loro stili contrapposti. Santa Chiara e Gesù Nuovo due baluardi del bene.
È proprio vero non ti abitui mai al bello e non devi farlo per nessun motivo, con questa consapevolezza che lo esigerai sempre nella tua vita.
La mia cartolina di Napoli l’ho fissata su piazze assolate, viali dal sapore europeo, vicoli in cui amarsi e ridere di ogni aspetto della tua quotidianità.
Ho insaporito ogni instante con il miglior caffè preparato con maestria e calma, la sfogliatella riccia e frolla venduta da mani antiche, passando per la pizza di Forcella che come diceva Enzo Sangue Blu solo qui la devi mangiare, finendo con lo shopping a via Toledo che era come stare a Sodermalm di Stoccolma.
Napoli da alcuni anni mostra il meglio di se con i monumenti, le strade e i palazzi e un cittadinanza che sa essere vicina e forte e sa organizzare una gara perfetta.
Ci vediamo a Napoli amici.