Museo Garum dedicato alla cucina italiana

Una visita al museo Garum di Roma è l’occasione per immergersi in un mondo circondato da un’aura di magia e fascino.

Sito in via dei Cerchi 87 dove c’è un palazzo che sorge nei pressi in cui si ritiene fosse ubicato il Lupercale dove Romolo e Remo, eroi fondatori di Roma, vennero allattati dalla Lupa.

Il 12 maggio il quotidiano The NY Times in un articolo di Seth Sherwood, freelance specializzato in viaggi, analizza la Città Eterna e il suo mercato turistico da un punto di vista post pandaemia.

Il giornale tiene conto che con la riduzione dei vincoli sanitari e la campagna vaccinale, con l’arrivo dell’estate abbiano portato a Roma folle di viaggiatori nel Centro Storico, l’area più dipendente dal turismo e più colpita dalla pandemia.

Secondo il reporter la Citta Ererna continua a essere all’altezza del suo nome, spinta da alcune riaperture e da una serie di nuovi ristoranti, hotel e luoghi culturali.

Tra questi c’è il museo Garum che prende il nome da una salsa liquida di interiora di pesce e pesce salato che gli antichi Romani aggiungevano come condimento a molti primi piatti.

Il museo ripercorre la storia della cucina italiana. Ospitato in un palazzo del XVI secolo, il nuovo museo espone utensili, vasi, stampi e altre pentole secolari, oltre a un’ampia biblioteca di libri e stampe relative alle arti culinarie.

Il Museo della Cucina contiene una delle più importanti ed eclettiche collezioni private di gastronomia esistenti voluta dal poliedrico Rossano Boscolo colonna portante della cultura gastronomica Italiana.

Lo spazio espositivo offre al pubblico le strumentazioni usate nei secoli nell’Alta cucina, in Pasticceria, in Cioccolateria, in Gelateria, nella Panificazione e nelle Cucine domestiche.

Ci sono stampi barocchi per il gelato di primo Seicento alle cucine a gas degli anni Cinquanta del secolo scorso; dalle bellissime mezzine toscane ottocentesche e dalle contemporanee macchine per la pasta fino alle pentole di design del secondo Novecento.

C’ anche ul primo gioco di cucina per bambini da tavola, podotto a Ravensburg nel 1898, o come le semplici e fascinose scodelle da desco conventuale.

Oltrea al museo il Garum ospita un Biblioteca che occupa l’intero piano superiore dell’edificio ed offre un percorso didattico guidato all’interno della grande Storia della cucina con curiosità, notizie “gustose”, ricette e parole tratte dalle stesse innumerevoli rarità bibliografiche esposte: i libri che hanno fondato il gusto, le conoscenze e le tecniche della Gastronomia mondiale!

Il BiblioMuseo è gratuito e aperto esclusivamente su appuntamento. A causa dell’elevato numero di richieste consigliamo di chiamare per fissare un appuntamento almeno un giorno prima.