La Maratona di New York 2024. Tra mito e realtà, il valore crescente di un evento leggendario

Orlando premiato nella Hall of Fame nel 1997 a

Nel vasto panorama delle maratone che ogni anno si svolgono in tutto il mondo, c’è un nome che brilla su tutti: la Maratona di New York.

Chiunque corra, prima o poi, si sente chiedere: “Hai mai corso a New York?”. E se la risposta è affermativa, la domanda successiva è inevitabile: “Com’è stato?”.

Questo evento iconico non è solo una maratona, è un simbolo di conquista personale e appartenenza a una ristretta élite di maratoneti.

La TCS New York City Marathon, la più grande maratona del mondo, è diventata la quintessenza dell’esperienza podistica globale. Attraversare il traguardo a Central Park, con la medaglia al collo, rappresenta un trionfo per chiunque abbia mai sognato di essere riconosciuto come un vero maratoneta. Questo evento, con oltre 50.000 corridori da tutto il mondo, è un esempio perfetto del concetto di “valore anelastico”: la domanda per un pettorale non diminuisce, nemmeno di fronte a prezzi in continua crescita.

La Maratona come “bene di Giffen

Un interessante fenomeno economico legato alle grandi maratone, e in particolare alla Maratona di New York, è quello del “bene di Giffen”, dal nome dell’economista britannico Robert Giffen. Secondo questa teoria, la domanda per un bene aumenta con l’aumentare del prezzo, contrariamente a quanto avviene per i beni normali. Nel contesto della maratona, più il costo del pettorale sale, più aumenta il suo fascino e il desiderio di parteciparvi, poiché la qualità percepita dell’evento e la sua esclusività ne giustificano il prezzo.

Nel 2024, i partecipanti sanno già che per prendere parte a questo mito del running si sono preparati non solo fisicamente, ma anche economicamente. I costi associati alla partecipazione non sono trascurabili: il solo pettorale può costare più di 550 dollari, con l’aggiunta di un viaggio aereo e soggiorni in hotel che spesso superano i 2000 euro a persona.

La Maratona come esperienza crescente

La Maratona di New York è un evento che sfida le regole economiche classiche. Se nella maggior parte dei casi la “utilità marginale” di un bene diminuisce con il suo consumo, per la Maratona di New York accade l’opposto. Ogni chilometro percorso in questa città carica di storia e significato aumenta l’emozione, l’eccitazione e la soddisfazione. Ogni passo ti immerge sempre più profondamente nella bellezza dell’evento, al punto che i partecipanti desiderano che l’esperienza non finisca mai, proprio come una delle cose più preziose per cui hanno tanto lottato.

Il fascino storico e le vittorie italiane

La storia della Maratona di New York ha radici che risalgono al 1970, quando fu organizzata per la prima volta da Fred Lebow con appena 127 partecipanti. Solo 55 di questi riuscirono a tagliare il traguardo. Tuttavia, è stato nel 1976, con il bicentenario degli Stati Uniti, che la gara ha acquisito il suo attuale percorso, attraversando tutti e cinque i distretti di New York: Staten Island, Brooklyn, Queens, il Bronx e Manhattan.

Per noi italiani, gli anni ’80 sono stati un periodo d’oro, con le vittorie di Orlando Pizzolato nel 1984 e 1985, e di Gianni Poli nel 1986. Il successo italiano è continuato con Giacomo Leone nel 1996 e Franca Fiacconi nel 1998. Questi trionfi sono un orgoglio nazionale, e hanno consolidato il legame tra i corridori italiani e la Maratona di New York.

L’evoluzione della maratona: numeri e costi

Nel 2019, la Maratona di New York ha raggiunto un record storico con 53.640 finisher, confermandosi ancora una volta come la più grande maratona della storia. Nel 2024, ci si aspetta una partecipazione altrettanto massiccia, con circa 50.000 runners pronti a sfidare i 42,195 km di uno dei percorsi più iconici al mondo.

Una corsa verso il futuro

Guardando avanti, il futuro della Maratona di New York rimane luminoso. Nonostante le sfide globali come le pandemie, il cambiamento climatico e le fluttuazioni economiche, l’evento continua a prosperare grazie al sostegno di grandi brand e al crescente desiderio dei corridori di tutto il mondo di farne parte. Per molti, partecipare alla maratona è una sfida personale, una ribellione contro la vita sedentaria e una dimostrazione di forza fisica e mentale.

In conclusione, la Maratona di New York 2024 non è solo una corsa: è un’esperienza che trascende il tempo, un evento che, anno dopo anno, continua a evolversi e a consolidare la sua leggenda. Partecipare significa essere parte di una storia che non smette mai di affascinare e ispirare. New York è il sogno di ogni maratoneta, e una volta attraversato quel traguardo, la risposta sarà sempre: “Sì, ho corso a New York”.