Maratona di Genova e quei cuori piĆ¹ forti

MartedƬ 14 agosto ore 11:36, cā€™ĆØ un vento che fa un rumore pazzesco.

Io sono in riva al mare, arriva una notizia che stravolge, mi siedo non ci credo e vorrei il silenzio, che se ci ripenso ho ancora i brividi, un silenzio che scuote.Ā 

Si trasforma in un boato che sprofonda e mette in ginocchio una cittĆ , una cittĆ  intera.

Senti il dolore, lo senti dentro, ma non lo riesci a spiegare se non con una immagine che ferma il tempo, si ferma su un camion, un camion verde al limite della fine.

Lā€™hai vista, ti rimane in mente e ti senti impotente, ti senti un piccolo tassello nelle mani di un gioco che non sai e non puoi prevedere come finirĆ .

Guarderai quel vuoto assurdo e penserai a quel telefono sotto alle macerie che squilla, squilla incessantemente, ha squillato per un bel poā€™ e qualcuno alla fine lo ha trovato cā€™era una chiamata con scritto ā€œMammaā€

La notizia fa il giro del mondo e la storia la sapete giĆ . Una cittĆ  spezzata in due, 35 macchine cadono giĆ¹ e 43 persone rimangono per sempre in quel vuoto assurdo che era evitabile.

Di questa immane tragedia se nā€™ĆØ parlato giĆ  abbastanza e se ne parlerĆ  ancora.

Genova ĆØ una cittĆ  forte, superba, una mamma che si ĆØ rimboccata le maniche e si ĆØ rialzata, e lo farĆ  ancora nonostante i tempi biblici delle istituzioni perchĆØ tutto si sistemi in fretta.Ā 

Vi parlerĆ² di una maratona sentita e voluta con tutto il cuore anche da chi ha dato il via a questa manifestazione.Ā 

Ma non ĆØ andata come avrebbero voluto molti, perchĆØ fermare dei podisti fuori tempo dove il limite era di 5 h, ristori insufficienti e il blocco del traffico dove il traffico ormai ĆØ da congestione quotidiana non ĆØ bello.Ā 

Per cui vi racconterĆ² di Marco Presidente della Cuoricini Group e della sua cittĆ . Ā 

Voleva onorare la sua ā€œmammaā€ la sua gente avrebbe voluto abbracciarla tutta, ma a modo suo, correndo e facendo sentire la sua presenza.

Una settimana fa era a Firenze e nonostante tutto domenica a Genova cā€™era.

Con il cuore e non solo, questi 43 km li ha voluti insieme ad altri. Uno per ogni vittima, perchĆØ le ferite rimangono e fanno davvero male, ma poter essere lƬ era come ingranare una marcia per far ripartire un motore che aumenta i suoi giri a fatica.

Alla fine Marco era deluso, era avvilito tantā€™ĆØ che quando gli ho scritto per sapere comā€™era andata, mi ha detto che sarebbe sparito per un poā€™, si sentiva fortemente in colpa, le cose non erano andate come avrebbe voluto.

Vi chiedo di non credere a quello che hanno detto, che era semplicemente per farsi vedere, che non era il caso di farla in questo momento, perchĆØ qui ci sono in gioco i sentimenti, perchĆØ qui cā€™era Rita sopravvissuta al crollo del ponte a dare il via alla gara.

Cā€™era Lucia venuta da Roma e nonostante il suo infortunio era pronta a dare il suo sostegno allā€™arrivo, cā€™era Matteo, lui ci vive e non poteva di certo mancare

Cā€™era Carla direttamente da Civitavecchia ha raggiunto i suoi amici, cā€™era Giacomo che da Venezia ĆØ venuto per fare il pacer.

Giusy dalle Marche anche lei pacer cosƬ come pure Roberto e Marco a distribuir sorrisi comā€™ĆØ suo solito fare con parte della sua squadra i Cuoricini Group.

E Sara che dopo aver vinto la sua battaglia piĆ¹ grande era lƬ nella sua cittĆ  natale pronta a ripartire

E poi tanti amici tra cui Riccardo nativo di Genova ormai di Roma che per solidarietĆ  era presente, perchĆØ di questo stiamo parlando.

Qui ci sono in gioco la speranza, i sogni e la buona volontĆ  di chi si ĆØ sentito di partire ad ogni costo per far sentire comunque quellā€™abbraccio simbolico a modo suo.

Non stiamo parlando di una medaglia in piĆ¹ da appendere in vetrina no, stiamo parlando dellā€™amore verso una ā€œmammaā€,Ā 

PerchĆ© ĆØ cosƬ che io lā€™ho vista, e se non riuscite a vedere niente di buono in tutto questo guardate il viso delle persone che erano lƬ.

Guardate le foto, non era una semplice presenza congestionante che si sarebbe potuta evitare no, era molto di piĆ¹, era un misto di emozioni e cuori che battevano allā€™unisono e io nonostante non fossi fisicamente presente sono riuscita a vedere solo il buono.

Sono riuscita a vedere il loro cuore e negli occhi la speranza…

Dominga ScalisiĀ 

 

 

Dominga Scalisi
Runner che ama correre, scoprire nuovi percorsi, conoscere persone e raccontare storieā€¦Amo lo sport e non ho paura di andare e guardare oltre: oltre il tempo, oltre le apparenze, oltre le distanzeā€¦