La Maratombola non è solo una gara podistica, ma una celebrazione della solidarietà, della gioia condivisa e del potere trasformativo dello sport. Dopo dieci anni, questo evento che si disputerà il 22 dicembre 2024, è diventato un appuntamento imprescindibile per i runner di tutta Italia, unendo competizione, gioco e altruismo in un’atmosfera di autentica amicizia e allegria.
Nata dall’intuizione di Mauro Firmani, la Maratombola ha saputo trasformare la passione per la corsa in un’occasione per fare del bene. Ogni anno, i partecipanti percorrono 42,195 km non solo per mettersi alla prova, ma per sostenere cause che fanno la differenza nella vita di molti.
È così che dal 2019, i fondi raccolti, sono donati a Medici con l’Africa Cuamm per finanziare accompagnamenti in ambulanza per donne partorienti ugandesi.
Questi gesti di solidarietà sono l’essenza della Maratombola. Qui le medaglie non si appendono al petto, ma all’anima. Il bene fatto durante questa corsa resta inciso nei sorrisi dei bambini che bevono acqua dai pozzi restaurati o negli occhi delle donne che vedono rinascere la speranza nei villaggi africani.
Lo spirito della condivisione
Correre una maratona è una sfida personale, ma alla Maratombola la fatica diventa condivisione. Tra i partecipanti si crea un legame unico, cementato dalla comune passione per lo sport e dalla volontà di rendere il mondo un posto migliore. Qui non ci sono barriere: professionisti, amatori e semplici appassionati si ritrovano sullo stesso percorso, sostenendosi a vicenda, condividendo chilometri, risate e storie.
Ogni dettaglio è curato con amore: dalle decorazioni artigianali delle medaglie e delle palle di Natale, ai biglietti di auguri personalizzati, fino al ristoro, che non ha eguali nel panorama podistico. Questo clima di sincera genuinità rende la Maratombola un evento unico, capace di trasformare una competizione in una vera festa di famiglia.
In dieci anni, la Maratombola ha affrontato difficoltà e sfide, ma ha saputo superarle grazie alla forza e alla visione del suo ideatore. Mauro Firmani, come un capitano saldo al timone, ha guidato l’evento attraverso momenti turbolenti, trasformando ogni crisi in un’opportunità per crescere. Questa resilienza è il riflesso dello spirito del maratoneta, che non si arrende mai, neanche nei momenti più difficili.
La Maratombola è diventata il simbolo di una comunità che non conosce egoismi. Ogni partecipante, ogni volontario, ogni spettatore è parte di un mosaico che celebra la bellezza dello sport come strumento per unire, ispirare e migliorare la vita degli altri.
Non camminerai mai solo
C’è una frase che riecheggia ogni anno durante la Maratombola: “And you’ll never walk alone.” Non è solo un motto, ma una promessa. La Maratombola insegna che, nella corsa come nella vita, nessuno deve affrontare le proprie sfide da solo. Con la speranza nel cuore e la solidarietà di una comunità affiatata, si può superare qualsiasi ostacolo.
Mentre la Maratombola celebra il suo decennale, guardiamo al futuro con la certezza che questo evento continuerà a correre lontano, portando con sé il messaggio che il vero traguardo è fare del bene insieme.
Grazie alla Maratombola, ogni chilometro diventa un passo verso un mondo migliore. Un mondo dove la fatica condivisa e il desiderio di aiutare si trasformano in un’occasione per sperare, sorridere e non sentirsi mai soli.
Buon decennale, Maratombola!
