L’ultramaratona del Gran Sasso: ecco cosa ti attende

Ultra del Gran Sasso e la consapevolezza che ce la farai con le tue gambe

L’ultramaratona del Gran Sasso è correre con se stessi, è avere la forza e il coraggio di non mollare. E’ arrivare fino alla fine con la consapevolezza che il limite è superabile, bisogna solo far pace con la testa, perchè è lei che deciderà.

Mi hanno chiesto com’è correre l‘ultramaratona del Gran Sasso e senza pensarci troppo ho risposto che è un passaggio in cui ti perderai.

Non farai caso ai km che vedrai scorrere sotto ai tuoi piedi, sarà come fermare il tempo in un paesaggio da vedere, da ascoltare e da osservare.

Una riflessione interiore in un percorso ad anello dove incontrerai pascoli e mandrie di cavalli liberi e ti sentirai libero insieme con loro.

Respirerai un senso di appartenenza alla natura che presto ti circonderà abbracciandoti e ti terrà forte per mano accompagnandoti in questo viaggio che sarà tuo e lo sarà per sempre.

L’ultramaratona del Gran Sasso è passare per i paesi e la gente farà il tifo per te.

Incontrerai tante persone che ti sorrideranno perché in Abruzzo la gente ti accoglie così, aprendoti la porta e non solo quella di casa, ti accoglierà col cuore e con tutta la generosità che li contraddistingue.

Da Santo Stefano da Sessanio fino a salire verso Rocca Calascio nel borgo antico con passaggio a Castel del Monte affrontando la salita più dura che porterà a Valico Capo la Serra, altezza 1600 metri in cui ammirerai paesaggi da mozzare il fiato.

Ti riempirai gli occhi di un blu-azzurro che avrà le più belle sfumature mai viste, di quelle che ne avrai solo sentito parlare, le vivrai come in un quadro di Yves Klein… e poi il piccolo Tibet-Campo Imperatore,  con le nuvole sempre intorno che sembrano accarezzarlo.

L’ultramaratona del Gran Sasso si sviluppa in un paesaggio quasi fiabesco.

 

Foto di Roberto Dalmazi per Foto4Go

Potrai raggiungere un senso di pace. La vista riesce a spingersi per notevoli distanze e in ogni direzione… il cielo è a portata di mano, sei in cima al mondo, hai raggiunto te stesso.

Risalirai per poi riscendere al 40º km, potrai fermarti e assaporare la perfezione degli arrosticini.

Ti ricaricherai per gli ultimi dieci km, quelli in cui ti sentirai più vivo e più forte di quando sei partito, avrai fatto il pieno di infinito, avrai aperto le porte ad ogni percezione e tutto apparirà come realmente è..

Godetevi il viaggio, preparatevi all’infinita bellezza, abbiatene cura, non fate caso al tempo, godetevelo sarà il vostro momento di pausa da tutto e tutti, portate solo i vostri sogni perchè è da qui che prenderanno il volo…

Ultramaratona del Gran Sasso
Foto Roberto Dalmazi per Foto4Go