Le Storie di Cecilia Sala

Mentre scriviamo, è ormai nota la notizia dell’arresto di Cecilia Sala, avvenuto a Teheran lo scorso 19 dicembre.

Cecilia Sala, classe 1995, è una giornalista di grande talento. È autrice e voce di Stories, il podcast quotidiano di Chora Media che racconta storie dal mondo. Collabora con Il Foglio e ha pubblicato reportage internazionali su L’Espresso e Vanity Fair. Nel corso della sua carriera, ha lavorato nella redazione di Otto e Mezzo, con Vice per SkyTg24, Rai, e Fremantle Media. Insieme a Chiara Lalli, è autrice del podcast Polvere, trasformato poi in un libro pubblicato da Mondadori nella collana Strade Blu.

La notizia dell’arresto era stata inizialmente tenuta lontana dai media, nella speranza di una rapida risoluzione. Cecilia era stata fermata poche ore prima del volo che l’avrebbe riportata a Roma. La sua permanenza a Teheran era stata programmata da tempo e autorizzata con un visto per giornalismo rilasciato dalle autorità iraniane.

L’ultimo episodio del suo podcast, che avevamo ascoltato su Chora Media, era dedicato alla comica iraniana più famosa online, Zeinab Musavi, nota come “Imperatore Kuzco”. Arrestata nel 2022 per gli sketch di uno dei suoi personaggi, Musavi racconta oggi di aver trovato qualcosa su cui ridere persino durante l’isolamento in cella.

Cecilia Sala rappresenta una fonte imprescindibile per comprendere le crisi internazionali. Con pochi minuti al giorno, riesce a spiegare con chiarezza eventi complessi, raccontando ciò che accade in Ucraina, in Medio Oriente e in altre zone di conflitto. I suoi reportage non si limitano a informare: stimolano riflessioni, chiariscono le dinamiche di eventi in continua evoluzione e gettano luce su fatti spesso trascurati dai media tradizionali.

La sua voce è unica: attenta ai dettagli, dalle pronunce dei testimoni al rispetto verso chi vive tragedie come la guerra. Cecilia ci permette di entrare nelle storie di popoli lontani, trasformando le loro sofferenze e battaglie in qualcosa di tangibile per chi ascolta.

Il suo arresto è profondamente ingiusto e insensato, frutto di un conflitto culturale in un Paese sull’orlo di cambiamenti che il regime considera inaccettabili. È un atto che tenta di spegnere la libertà di espressione, soprattutto quella femminile, incarnata da voci libere e coraggiose come quella di Cecilia Sala.