L’AUTOMOBILE DEL RUNNER

La macchina del runner

La macchina di chi corre è uno spazio che sta a metà tra il negozio di sport specializzato e i magazzini dei musei Vaticani.

Il portabagagli è un antro in cui la vita si è cristallizzata dopo l’ultima gara, ma la cosa incredibile è che le diverse ere in cui si sono svolti i fatti atletici del proprietario si sono stratificati negli anni.

Così capita che quando hai bisogno del triangolo di segnalazione ritrovi la medaglia dei giochi della gioventù del 1983, il pettorale smarrito della maratona di Londra 2000, un portafogli di tuo cugino con 100.000 lire dentro.

Tutto questo non è incuria o superficialità piuttosto è uno stile di vita.

Perché il runner con la sua auto e’ un binomio spesso in contrasto, lui vorrebbe farci meno chilometri di quanti ne deve fare per andare a una gara, e considera la sua auto come una propaggine del cassetto di casa in cui è stata relegata la sua terrificante carriera podistica.

Nella visione ordinata dello sport, in macchina ci lascia tutto ciò che gli può servire per gare, allenamenti, fughe e scorribande con gli amici, sedie e ombrelloni da mare che non si sa mai.

Così se andrai a prendere la ruota di scorta è probabile che al suo posto ci troverai un barile da 5 litri di birra, vuoto, accanto le racchette da montagna, ciaspole, scarpe da Trail, da pista e i mocassini della comunione, pinne, muta, felpe, tute, ciucci e biberon, pacchi gara vecchi e sempre buoni perché tanto i prodotti messi dentro sono eterni, paletta, secchiello e infradito, spesso di due destri.

Insomma la macchina di chi corre è un luogo senza confini, senza limiti e soprattutto sempre accogliente per gli amici della squadra, non di certo per la famiglia che nel frattempo ha acquistato un’altra macchina dove non sono ammessi runner, amici di runner e affini.

Buon viaggio a tutti i Runner e famiglia.

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