La rovina del campo di atletica di Tor Tre Teste, è un caso isolato in Italia?

A seguito della segnalazione di un nostro lettore sulla condizione in cui versa il Campo di atletica di Tor Tre Teste a Roma, abbiamo provato a capire a che è punto sono i lavori di ristrutturazione dell’impianto approvati dall’amministrazione comunale nel gennaio 2022.

Parlare di un campo di atletica della Capitale è portare alla luce un problema che non è isolato, nasce come richiesta di una comunità di sportivi e che la situazione in cui si trova la pista atletica di Tor Tre Teste non è un caso isolato in Italia.

Parlarne è necessario al fine di sensibilizzare la comunità e chi rappresenta la politica locale.

Sono trascorsi 12 mesi dell’atto che impegnava l’amministrazione comunale di Roma ad intervenire sulla pista dell’impianto Nori di Tor Tre Teste.

Dario Nanni, l’allora consigliere della Lista Civica Calenda e vice presidente della commissione Sport del V Municipio, esprimeva grande soddisfazione per l’approvazione dell’atto, da lui presentato il 4 gennaio 2022, e che impegnava l’amministrazione comunale ad intervenire sulla pista di atletica dell’impianto Nori di Tor Tre Teste.

Il campo di atletica si trova in un quartiere che conta circa 248.000 abitanti, praticamente una città nella città. Sono tante le ASD che frequentano il campo tutti i giorni, tra attività giovanile, di avviamento all’atletica, ai master che da anni sono una presenza costante tra la pista e il parco circostante.

Abbiamo parlato con il presidente Atletica Tor Tre Teste una ASD che è sempre presente sul campo con un’attività per giovani di tutte le età.

Il Presidente Davide Longo , raggiunto al telefono, ci ha spiegato che la società, su quel campo, propone corsi di alfabetizzazione motoria, finalizzati ad accrescere l’agilità, l’equilibrio e la coordinazione di bambini e ragazzi.

La sicurezza è tutto per i loro ragazzi e correre con il tartan ormai sbriciolato, con fratture larghe 10 cm non è “puntare a dare vita ad una nuova importante realtà locale di atletica leggera”, come recita la loro mission, – “proiettata verso una costante crescita della pratica sportiva e della promozione del territorio” – sottolinea Davide.

“Puntiamo ad insegnare ai ragazzi, che si avvicinano a questo sport, il rispetto, l’onestà e l’altruismo, ad aiutarli a vincere la timidezza e le difficoltà tipiche della gioventù, sviluppando la fiducia in sé stessi, ed una sana autostima che li aiuterà a superare le loro eventuali difficoltà emotive personali e relazionali.”

Al momento i progetti attivi vedono l’Associazione incontrarsi il martedì e il giovedì nel pomeriggio, suddivisi in due turni, ed il sabato mattina.

In questo stato di cose i ragazzi sono obbligati a correre solo su due corsie in particolare su alcune zone della pista, gli istruttori dell’Associazione sono tutti istruttori FIDAL, con competenze specifiche per singolo corso, e si prendono cura di tutti i bambini e ragazzi, riuscendo a fargli fare le ripetute a volte solo su 200 metri, quelli messi meglio dell’intero anello.

Il problema della pista meriterebbe attenzione e cura la stessa di chi per prossimi anni avrà la concessione della gestione.

Non è in discussione la questione amministrativa della struttura ma di investimenti, lì dove una comunità chiede un servizio per praticare sport e stare bene, crediamo che la politica a livello locale dovrebbe dare delle risposte, dare dei segnali concreti al di là dei proclami.

Sparire, interrompere il dialogo con i cittadini è l’anti politica con cui perdiamo tutti, come è successo negli ultimi 12 mesi sul campo di atletica di Tor Tre Teste.

 

Marco Raffaelli
Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso