La Rome 21k è una gara figlia dei tempi, di un periodo storico in cui l’instabilità e l’incertezza davanti a investimenti e pianificazione fanno da padrone.
Oggi non c’è imprenditore, in qualsiasi contesto produttivo, che non debba avere il piano B ma forse anche il C e il D per rispondere alle variabili del marcato, endogene ed esogene alle regole che lo governano.
In questo stato di cose, il management che ha organizzato la Rome21k, ha saputo offrire un prodotto qualitativamente all’altezza dei grandi eventi europei.
Un calendario non facile, per cui ha dovuto mediare con un derby che ha imposto lo spostamento di data a poche settimane dallo start.
Una logistica stravolta della necessita di dover uscire dal centro storico e la motivazione la potete leggere nell’articolo pubblicato il mese scorso che vi linkiamo qui.
Calfa Eventi è un’azienda nata dall’esperienza ventennale del Forhans Team, società organizzatrice di eventi sportivi che ha maturato un solido Know-how in termini di progettazione e realizzazione di eventi di molteplici idiscipline, affermandosi quale società organizzatrice di qualità a livello nazionale e internazionale.
All’arrivo della Rome 21k c’era Gianluca Calfapietra, il professionista che, dopo decenni di gare tra atletica a triathlon, ha dato vita a questa realtà aziendale ormai punto di riferimento delle gare nella capitale e non solo.
Ci siamo salutati con i complimenti per la gara. Non ci sono state sbavature, il Villaggio Olimpico è un contesto perfetto, non solo per farci passare una gara, come è successo per la maratona di Roma, ma per essere la base da cui partire con una tre giorni di sport e podismo.
Il percorso veloce, interamente presidiato da tanti volontari, vigili a verificare la chiusura alle macchine dell’intero percorso, seppur in una domenica ecologia.
Pacco gara, ristori e servizio assistenza dei pacer hanno coronato una mattina di running perfetta.
Passaggi in punti bellissimi della citta, i viali veloci della zona prati e il lungotevere ci hanno fatto correre benissimo, ma soprattutto il giro intorno piazza del Popolo, dopo la direttissima via del corso, ci ha aperto l’ingresso su via del Babbuino, fino a piazza di Spagna.
Una gara così non ha nulla da invidiare alle mezze in giro per l’Europa. Un’organizzazione che può generare numeri rilevanti, entrare in un circuito di gare estere, raccogliere altri sponsor come quelli già presenti come la Ford e tanti altri.
Da fruitori di un servizio sportivo dobbiamo esigere il meglio, che possa partire dall’analisi dell’evento e con uno studio di fattibilità. A questo ci ha abituati 10 anni di organizzazione della Rome 21k, dove c’è una direzione di produzione con risorse dedicate e un supervisor sull’evento stesso. Professionisti che definiscono e misurano il percorso con le competenze di chi ha corso tante gare. Ma sappiamo bene che la manifestazione la fanno le persone, noi che corriamo e chi c’è dall’altra parte della transenna, per questo si deve fare una selezione mirata del personale.
Gianluca è da sempre sul campo con una rete di contatti tre le società e gli enti e se la società organizzatrice ha percepito un contributo erogato dal comune di Roma pari ad € 13.977,53 per l’anno 2022 non è un caso.
Siamo contenti di poter correre con questi standard qualitativi, da podisti dobbiamo riconoscere il valore delle grandi manifestazioni e farci sentire quando le gare non rispettano il nostro sport e i soldi che spendiamo per fare girare tutto il sistema.