La Napoli City Half Marathon è il più bel ricordo podistico che abbiamo ben impresso nella memoria.
Il 23 febbraio 2020 , sul bellissimo lungomare Caracciolo, storiecorrenti c’era ed è stata l’ultima gara corsa, vissuta e partecipata come piace a noi.
Abbiamo incontrato Luigi Varriale, Project Manager Napoli Running per chiedere quali sono ad un anno di distanza le sensazioni di quella che poi è stata una delle ultime gare disputate in Italia.
La Napoli City Half Marathon è stata l’ultima gara Label World Athletics a svolgersi in Europa.
Le sensazioni sono molto belle ed ancora vive nei nostri occhi ed in quelli degli oltre 7mila runners che l’hanno corsa. Ancora oggi sui social ci arrivano commenti e messaggi bellissimi da parte dei partecipanti. La cosa più bella che mi ricordo, e anche l’ultima, di più è aver salutato tutti all’arrivo. Con un “cinque”, un abbraccio, una foto. Oggi sembra incredibile anche solo pensare queste cose, ma ci mancano davvero tanto.
Nel 2021 che prospettive ci sono per voi organizzatori?
Ci siamo adattati alla situazione sanitaria a fine 2020, quando abbiamo lanciato il Sorrento Positano Digital Running Festival, il nostro primo evento virtuale, dove abbiamo introdotto in Italia il concetto di “Expo virtuale”, con contenuti turistici, culturali e di promozione del territorio che rendono l’evento più appealing e engaging per i runners, italiani e stranieri. Gli eventi virtuali sono qui per rimanere, come già dimostrato dai grandi eventi come Londra o New York. Proprio per questo noi abbiamo scelto di fare un investimento per utilizzare la loro stessa piattaforma. Ora siamo nel mezzo del Napoli Digital Running Festival, con oltre 500 persone da 33 paesi dopo solo 10 giorni, che immaginano di correre sul lungomare di Napoli. Speriamo di rivederli tutti nel 2022 dal vivo.
C’è un dialogo aperto con le istituzioni o vi sentite soli e senza risorse?
Dall’inizio della pandemia abbiamo ricevuto pochissimo aiuto dal governo e dalla federazione, come penso molte altre categorie. Quindi siamo assolutamente senza risorse e stiamo lavorando…per passione. Ma abbiamo tanta fiducia nel nuovo Presidente Mei e nel suo team, e siamo a loro completa disposizione per far crescere le corse su strada in Italia e colmare il gap con nazioni come Francia, Germania e Inghilterra. Inoltre stiamo lavorando con le istituzioni politiche locali per far passare il messaggio che gli eventi podistici costituiscono sia un rilancio turistico del territorio che una scelta quasi obbligata dal punto di vista sanitario e del benessere della popolazione; non ci muoviamo da un anno e ne abbiamo tremendamente bisogno. E correre è ancora più importante di prima! Siamo molto fiduciosi per la Sorrento Positano 2021.
Avete avuto questi mesi anche per riflettere su un nuovo assetto, su nuove caratteristiche che avranno le gare podistiche di domani?
Certamente sì, pensiamo che, oltre alle regole tecnico – sanitarie da rispettare che ormai sono note a tutti, il nostro mondo abbia bisogno di lavorare molto sul fan engagement, il coinvolgimento dei giovani ed in generale sul mondo digitale. E sicuramente in futuro, come dicevo prima, gli eventi saranno ibridi. Agli eventi “reali” saranno affiancati eventi virtuali (corsa virtuale + expo virtuale). Questo apre a tante opportunità di crescita, dal punto di vista commerciale e tecnologico. Immagina un australiano che a causa di restrizioni del governo non può prendere un aereo per Sorrento, ma vuole correre la Sorrento Positano da casa sua e fare dei tour virtuali della Costiera Sorrentina nel nostro expo. Questo non è altro che il turismo sportivo digitale!
Parliamo di costi. L’era post-covid si traduce in un aumento del costo per voi organizzatori, ma anche per i runners?
Per gli organizzatori, mettere su l’evento costa circa il 30% in più (tra testing, misure di sicurezza, logistica, spedizioni pettorali e pacchi gara etc) e pesa nel 15% dei costi totali. Avremo bisogno del supporto delle istituzioni per organizzare “world-class events”, che sono il motivo per cui lavoriamo tutti i giorni. Per i runners l’esperienza sarà diversa, nuova e forse ancora più interessante di prima, specialmente se gli eventi, come credo, saranno ibridi. In Italia il costo degli eventi, anche quelli più importanti, è molto inferiore agli standard europei proprio perché non siamo noi bravi a comunicare loro il valore del prodotto che offriamo. I runners italiani che corrono all’estero (escludendo le grandi maratone e mezze maratone nelle quali spesso non riescono a “vincere la lotteria” per partecipare) pagano dai 50 ai 100 euro. Il costo di 25 euro per una mezza maratona in Italia è considerata caro. C’è un evidente problema di comunicazione e di crescita del mercato a cui la Federazione presterà sicuramente massima attenzione.
Siete rimasti in contatto con le Società podistiche italiane in un rapporto di fidelizzazione?
Assolutamente sì, è stata la cosa che ci ha mantenuto in vita, per confrontarci, condividere idee, crescere insieme. Stiamo lavorando tantissimo sulla comunicazione sui social e sul customer care. Le persone sono felici e condividono opinioni con il nostro team. Abbiamo tanta speranza nel futuro. Speriamo di vederci a Sorrento il 5 dicembre 2021 e a Napoli nel 2022.
Puoi riviere l’emozione di un vero evento, l’atmosfera di gara e conquistare la fantastica medaglia grazie al Napoli Digital Running Festival 2021.
Tutto quello che devi fare è iscriverti da solo o con i tuoi amici runners, correre ovunque tu voglia come se fossi qui a Napoli, confrontarti con gli altri partecipanti e vincere la tua medaglia unica!
E puoi coprire la distanza di gara in uno o più giorni.
E nei momenti di riposo, trascorri un po’ di tempo nella Festival Zone, dove troverai tour, consigli di viaggio su Napoli e il merchandising ufficiale di gara a prezzi scontati!