La mia prima gara

È ora di alzarsi.

Suona la sveglia del mio orologio che all’improvviso riempie la stanza, rompendo il silenzio del mattino. Mi sollevo dal letto con un brivido di eccitazione.

Oggi è il grande giorno, la mia prima gara e il mio cuore batte all’unisono con l’entusiasmo che mi circonda.

Mi chiamo Emma, una donna determinata con una passione sfrenata per la corsa.

Mi avvicino alla finestra e osservo i primi raggi del sole che sembrano danzare sulle strade ancora tranquille e silenziose. Mi rendo conto che il mio momento è arrivato.
Indosso il mio abbigliamento da running, il mio preferito, sistemo e fisso il mio pettorale sulla canotta della mia società mentre sento una strana energia che cresce e che scorre nelle mie vene. Dio che sensazione bellissima!

Fisso il mio sguardo nello specchio vedo una luce diversa e mi dico: “Oggi è il giorno in cui dimostrerai cosa sei capace di fare, Emma. Sarà una sfida, ma tu sei pronta.”

Arrivo su quella linea di partenza che ho più volte sognato, desideravo più di ogni altra cosa di essere qui dove un mare di atleti si radunano in attesa del via. Ogni volto sprigiona determinazione e desiderio di arrivare fino in fondo. Eppure, mi sento in qualche modo diversa.

Mi sento scomposta, provo mille sensazioni, è troppo difficile da spiegare, ma soprattutto mi sento felice sono arrivata fino a qui per superare i miei limiti e dimostrare a me stessa che posso farcela.

Lo sparo d’inizio rompe l’attesa, e la folla, una folla tutta colorata, si scatena in una corsa frenetica.

Le mie gambe si muovono in armonia con il ritmo del mio respiro, mentre il terreno sotto i miei piedi diventa il mio palcoscenico. Ogni passo è un salto di fede, un’opportunità per superare le mie paure e abbracciare il mio potenziale.

Mi ritrovo circondata da altri runner, chissà cosa li ha spinti fino a qui, ognuno con la sua storia e la sua determinazione. Li guardo di sfuggita, osservando i loro volti che esprimono una miscela di sforzo e di felicità.

Sono tutti una prova vivente del potere della volontà umana.

Il percorso si snoda attraverso strade, parchi lussureggianti e stradine pittoresche. Ogni chilometro percorso è una piccola vittoria conquistata, un passo avanti verso la mio personale trionfo interiore. Non importa quanto mi senta stanca o sfiduciata, continuo a spingermi avanti, alimentata dalla fiamma ardente che brucia nel mio petto.
Mentre mi avvicino il traguardo, il suono dell’incitamento della folla diventa più intenso.

Le persone si stringono lungo la linea del traguardo, pronte a celebrare il trionfo di ogni corridore. Dal primo fino all’ultimo perché arrivare fino alla fine è sempre e comunque una vittoria per tutti. Ora sono solo io e la linea finale, una distanza che mi sembra sia diventata infinitamente breve.
Guardo l’orologio e mi stupisco, su questa distanza non avrei mai pensato di fare questo tempo…
Attraverso la linea del traguardo con un grido di gioia, alzo le braccia al cielo, piango, rido abbracciando la sensazione di soddisfazione che riempie ogni fibra del mio essere. Ce l’ho fatta ho superato me stessa. Ho dimostrato che non importa da dove si parte, ma quanto si è disposti a dare di sé lungo il cammino…

La folla esplode in applausi e urla di gioia. I sorrisi sul viso dei miei compagni di corsa riflettono la felicità condivisa di aver attraversato insieme questa sfida. Mi unisco a loro, consapevole che questa gara , la mia prima gara, non è solo una conquista personale, ma una testimonianza dell’importanza di alzarsi e tentare e non importa quanto sia difficile.
Da oggi finalmente so che sarò sempre pronta ad affrontare ogni sfida che la vita mi presenterà. Cioè lo sapevo già è solo una conferma. Perché l’importante è la volontà, la costanza negli allenamenti, la passione e dare il massimo, a qualsiasi ritmo  indipendentemente dal risultato.

Sono Emma, una runner che non si arrende mai, pronta ad affrontare il prossimo traguardo che la vita mi proporrà.