La maratona Alzheimer, giunta alla sua XII Edizione, è stato un grande evento di sport e solidarietà. Una due giorni di sport per alzare la voce a favore dei diritti delle persone con demenza e Alzheimer.
Un evento che ci ha preso gambe, cuore e spirito d’iniziativa solidale. Una manifestazione unica al mondo per il fine e la volontà di alzare il velo di silenzio sotto il quale troppe famiglie sono costrette nel seguire un familiare affetto da questa grave malattia degenerativa.
Un evento promosso dalla Fondazione Maratona Alzheimer, organizzata dall’ASD Maratona Alzheimer, con il supporto di 50 associazioni sportive e di volontariato del territorio e oltre 450 persone che rendono possibile questo evento.
Il silenzio lo abbiamo squarciato fin dalle prime luci dell’alba che hanno colorato il centro di Cesena, da dove siamo partiti.
Una 21 km in linea, come ormai ce ne sono poche, una macchina organizzativa perfetta ha portato con le navette gli oltre 800 atleti da Cesenatico a Cesena.
Un percorso che ha impegnato ciclabili, strade bianche e viali alberati fino al bellissimo lungomare di Cesenatico.
Una gara costruita nel tempo, perfezionando edizione dopo edizione, fino alla quadra che ha voluto la soluzione di una Mezza Maratona e della Marcia del Solidarietà aperta a tutti per consolidare l’impegno di una intera comunità.
Il villaggio accoglienza ha rispettato alla perfezione il suo nome: i tantissimi volontari ci hanno fatto sentir il loro affetto, senso di appartenenza di una terra che ha portato al Parco di Levante i prodotti del posto con birra, gelati acqua, simpatia e le immancabili piadine.
Menzione speciale ai ragazzi che distribuivano il cremino gratissimo da tutti.
Dopo una due giorni così intensa ci rendiamo conto che ci sono cose a cui non ci abitueremo mai della Romagna, tesori che vanno al di là del patrimonio industriale, agricolo e ricettivo turistico.
Un tesoro fatto di una bellezza esclusiva figlia di città a misura di tutto, tra canali e Bagni che sul versante tirrenico possiamo solo sognare di avere, e dell’accoglienza di gente che ha capito da sempre come si vive a questo mondo.
Un riconoscimento a tutto il team della Fondazione Maratona Alzheimer, capitanato dalla instancabile Giorgia Battelli, che ci ha fatto correre in mezzo a tutti, ma ha trattato ogni arrivato al traguardo come il primo arrivato.