La corsa di Miguel, la corsa dell’inclusione. Un incontro speciale.

Inclusione, letteralmente, è l’atto di includere, cioè di inserire, di comprendere in un tutto.

E’ un termine spesso contrapposto a esclusione. Un termine che per me, fino a un paio di settimane fa, era solo inchiostro nero su un foglio.

Negli ultimi due weekend, però, l’ho colorato.

Mi sono unita – in punta di piedi sì, ma con la voglia di conoscere, di capire, di avvicinarmi ad una realtà a me sconosciuta – agli incontri tra SOD Italia Running Team e Fondazione Tetrabondi, propedeutici alla prossima Corsa di Miguel.

Chi sono la SOD Italia e i Tetrabondi, e cosa faranno alla Corsa di Miguel?

Sod Italia Running Team è un progetto, nato all’interno di Sod Italia APS – ente che sostiene tutte le persone affette da Displasia Setto Ottica e altri disordini neuroendocrini, malattie rare, invalidanti e molto complesse – grazie al quale team di runners corrono spingendo le joelette, speciali carrozzine a una o due ruote, per far sì che anche coloro con una scarsa autonomia motoria, trasportati sulle joelette, possano partecipare a gare podistiche.

 

La Fondazione Tetrabondi ONLUS è una fondazione volta all’assistenza a favore di persone con disabilità e dei caregiver, e alla promozione di eventi, convegni e manifestazioni finalizzati alla conoscenza dei bisogni speciali, degli strumenti e delle conoscenze specifiche che intorno ad essi ruotano, dalla comunicazione aumentativa alla lingua dei segni, dallo sport adattato all’accesso alla cultura, al divertimento e alla socialità.

Perché, come dice Valentina, la mamma di Sirio, i bambini con disabilità, e quindi gli adulti, non sono assolutamente esseri speciali, sono proprio come tutti gli altri, anche se con delle diversità più o meno eclatanti e visibili, al punto che, pensate un po’, possono essere maleducati, o dire le parolacce, cosa assolutamente inadatta agli angioletti.

Nessuno è speciale, solo i bisogni lo sono. E i bisogni di questi ragazzi e delle loro famiglie sono davvero molto speciali, sono grandi, importanti, e solo frequentandoli se ne può avere una idea, seppur vaga. Solo chi le vive direttamente certe realtà, certe condizioni di vita, può sapere realmente la fatica che richiedono, fatica che a volte ti spinge a pensare “non ce la faccio”.

Ma questo articolo vuole essere soprattutto un inno alla gioia, alla voglia di vivere, alla voglia di esserci e di condividere esperienze che unisce tutte le famiglie che ho conosciuto in questi due weekend.

Quindi non vi parlerò della stanchezza che ho letto negli occhi di alcuni di loro, non vi racconterò di ciò che mi ha colpito, dritto al cuore, nel conoscere i loro figli con bisogni speciali, lì riuniti per provare l’esperienza di venir spinti in corsa sulle joelette.

Non vi racconterò della difficoltà che sto vivendo anche adesso, mentre scrivo, nel cercare di usare termini che siano sempre rispettosi della dignità di ogni persona, che non siano banali, ma allo stesso tempo neppure invadenti o indelicati.

Voglio raccontarvi invece della risata fragorosa e coinvolgente di Valentina, dell’energia di Anna Claudia, della generosità di Carlo e Alberto, della disponibilità di Tullia e Tommaso, della dolcezza di Giulia, alle prese con la raccolta firme per la privacy.

Voglio raccontarvi di quando Daniele, al termine di uno dei tanti giri di prova intorno al laghetto spingendo la joelette insieme a Donatella, Luisa, Simone ed altri runner, mi ha raccontato che Cristina, la bambina che avevano appena trasportato, era felice e rideva così tanto mentre correvano che aveva contagiato tutti e avevano riso tutti dall’inizio alla fine.

E mentre me lo raccontava gli brillavano gli occhi; era sicuramente più ricco adesso che prima di partire per quella corsa.

Voglio raccontarvi della voglia di Sirio di pedalare con il triciclo intorno al laghetto di Tor di Quinto (ha fatto non so quanti giri, tanto da far stancare il papà che lo seguiva a piedi).

Voglio raccontarvi di quella signora che accarezzava sempre con dolcezza Irene, della gioia di due famiglie che si rincontravano dopo tanto tempo, e nel frattempo spingevano i loro figli in carrozzina per fare in modo che si avvicinassero e si salutassero, a modo loro.

Voglio raccontarvi di Anna Claudia, piccola donna con una forza incredibile, sportiva da sempre, che con tutta se stessa sta continuando a vivere nel mondo dello sport, ma senza escludere la sua Irene, una ragazza con bisogni molto speciali. Ho letto in lei tutto il desiderio di una donna di non voler rinunciare a vivere le proprie passioni, ma allo stesso tempo di non lasciare da parte sua figlia per questo, di non dover scegliere.

Voglio raccontarvi di quando Sirio, non pago di essere trasportato sulla joelette, ha fatto capire di volerla spingere lui e insieme ad altri runner per un tratto di strada ha trasportato Anna Claudia (forse ben lieta di potersi riposare un attimo).

Voglio raccontarvi della passeggiata che ho fatto con Valentina, nella quale mi ha raccontato in cosa consisterà l’iniziativa legata alla corsa di Miguel.

Alla corsa parteciperanno, come già accaduto in passato, le joelette della SOD Italia Running Team, con i loro “capitani” spinti dalle squadre di “alfieri”, ma quest’anno in più ci sarà la partecipazione, seppur solo simbolica, della Fondazione Tetrabondi con i tricicli, per far partecipare all’evento anche ragazzi in grado di pedalare, seppur con i loro tempi e con i loro mezzi speciali.

Voglio parlarvi, infine, del bisogno che questi ragazzi e le loro famiglie hanno di trovare runners che abbiano voglia di condividere con loro una gara, un allenamento, un’esperienza che, siamo sicuri, arricchirà tutti, le famiglie che non si saranno sentite escluse, i loro ragazzi e le loro ragazze – anche se magari in alcuni di loro la manifestazione di gioia andrà colta in qualche espressione del volto, o in qualche sorriso abbozzato – e i runners, che avranno dato un senso vero e concreto al termine “inclusione”.

Questi sono i riferimenti della Sod Italia Running Team e della Fondazione Tetrabondi ONLUS, per chi volesse mettersi direttamente in contatto o sostenerli in qualche modo.

https://www.soditalia.it/ https://www.facebook.com/Soditaliarunningteam
https://fondazionetetrabondi.org/ https://www.facebook.com/tetrabondi

Ci vediamo alla Corsa di Miguel!

Claudia De Arcangelis
Mi piace essere un punto di riferimento per chi, già unito dalla passione per la corsa, ha voglia di condividere tempo, chiacchiere e risate con gli altri. Mi diverto ad organizzare occasioni di incontro, di cene, di viaggi o di camminate in compagnia tra le bellezze della città eterna.