Irondad in marcia per la ricerca

Irondad

Lo chiamano Irondad perché è un papà, perché gareggia negli IronMan e lo fa per sostenere l’associazione italiana per la lotta al neuroblastoma.

Filippo Minuto, ingegnere di 45 è il papà di Guia, bambina a cui nel 2015, a tre mesi di vita, è stato diagnosticato un neuroblastoma, tumore tra i più diffusi in età pediatrica.

Il neuroblastoma è il tumore più comune della prima infanzia (circa il 7-10% dei tumori nei bambini di età compresa tra 0 e 5 anni) e il più frequente tumore solido extracranico in età pediatrica.

L’età media di diagnosi è 18 mesi e il 90% dei casi è diagnosticato prima del sesto anno di vita.

Il suo primo Ironman

Tutto ha avuto inizio nel 2017 quando Filippo decide di cimentarsi in una gara di triathlon.

“La prima volta è stata una scommessa fatta in ospedale con mia moglie a cui ho detto se la bambina esce di qui faccio questa competizione”.

Guia dopo un anno di terapie ce l’ha fatta ed allora Filippo per mantenere la sua promessa inizia a prepararsi in vista dell’appuntamento di Vichy in Francia nel 2017 (3 chilometri e ottocento metri di nuoto, 180 chilometri di bicicletta e 42,195 km di corsa).

Oggi Guia sta bene e dunque , al netto delle periodiche visite di controllo, si va avanti con fiducia.

In parallelo, papà Filippo, da molti definito Irondad per la sua tenacia e passione solidale, rinnova anche quest’anno il suo appuntamento con il triathlon dell’Ironman per tante altre bambine e bambini in attesa di cure sempre più efficaci.

Irondad

La speranza è che anche quest’anno, nonostante le difficoltà dei tempi di crisi, a donare siano in tante e in tanti come nel passato: per l’Ironman del 2017 a Vichy, Filippo Minuto ha ottenuto infatti donazioni per 76mila euro; mentre per l’Ironman di Cervia del 2019 le donazioni hanno toccato quota 100mila euro.

Fondi per la causa dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma.

L’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma ONLUS è un ente senza scopo di lucro nato nel 1993 presso l’Istituto “G.Gaslini” di Genova per volontà di ­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­genitori e oncologi, con l’obiettivo di sostenere la ricerca scientifica sul Neuroblastoma e, in seguito, sui Tumori Solidi Pediatrici.

Oggi conta circa 120.00 sostenitori ed è attiva su tutto il territorio nazionale. In oltre 25 anni di ­­­­­­­­­­­­­­­­attività ha destinato oltre 20 milioni di Euro alla ricerca scientifica.

Mi sento il papà di tutti, per raccogliere fondi ho venduto pentole e fatto tornei di ogni tipo

L’obiettivo di questo padre, conosciuto da molti come Irondad, è di mettercela tutta coi suoi allenamenti e la sua prossima gara con l’idea di incoraggiare le donazioni per la causa promossa dall’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma.

“Sono entrato nell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma O.N.L.U.S., convinto che la ricerca sia l’unica strada. Ho voluto mettermi alla prova, soffrire come Guia, fare tanti sforzi come l’Associazione e poi sconfiggere il dolore, raccogliendo fondi per la ricerca.

E anche se oggi Guia sta bene, suo padre continua a correre, a nuotare e a pedalare per sostenere la ricerca e in questa calda estate si sta preparando per affrontare, il prossimo 17 settembre a Cervia, una nuova competizione di triathlon Ironman.

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