Il Trail la specialità tra birra, fatica e amici

L'immagine ha il solo scopo di raffigurare la parte più bella trail running - Foto4go

Prima regola del trail running: se non c’è birra fresca all’arrivo, lascia perdere. La birra non è solo un premio; è l’elisir di sopravvivenza che ti aspetta dopo ore di sudore e fango. E, ammettiamolo, chi correrebbe 50 km su per le montagne solo per una medaglia?

Non importa se hai comprato l’ultimo modello di scarpe da trail con ammortizzazione nucleare o una giacca tecnica che potrebbe resistere a un uragano. Ci sarà sempre l’amico espertone pronto a dirti che “non va bene niente”. La sua missione? Sminuire il tuo entusiasmo con consigli non richiesti e una presunzione degna di un ingegnere NASA.

Puoi allenarti tutto l’anno, ma ci sarà sempre una salita che ti farà gridare verso l’orizzonte: “CHI CAZZO ME LO HA FATTO FAREEEE?”. Questo è il tuo rito di passaggio, la tua iniziazione. Se non urli almeno una volta per gara, sei solo in un’escursione domenicale.

Il trail running è fondamentalmente una faticata mascherata da gita in natura. Bruci più calorie di quante ne hai ingurgitate in una settimana di abbuffate. E mentre ti affanni su un sentiero scosceso, ricorda che stai perdendo più energia di quanto pensavi fosse umanamente possibile.

Nel trail, si cammina all’ombra e si corre al sole. Qualsiasi altra combinazione ti garantirà una scottatura epica, non solo fisica ma anche spirituale. Perciò, scegli il tuo percorso con saggezza: l’ombra è tua amica, il sole… il tuo nemico.

Se sei magro, vai più veloce. Se sei in carne, fai più amicizie. I trail runner più rotondetti sanno come fare amicizia lungo il percorso, perché più spesso di no, si fermano a chiacchierare (leggi: a riprendere fiato).

Guardare i video motivazionali di Kilian Jornet non ti trasformerà in un super atleta. Non ti farà correre più veloce né ti renderà immune alla fatica. E, soprattutto, non ti iscrivere al “Trail delle 1000 salite” solo perché pensi: “Se lo fa lui, posso farlo anch’io”. Spoiler: non puoi.

“Ci sono rimasti pochi pettorali, iscriviti!” dice l’amico. Non farlo. In una calda mattina estiva, mentre maledirai ogni singola salita, realizzerai che quel consiglio era solo un trucco per trascinarti nella sofferenza. Quel giorno, l’amico diventerà il tuo ex-amico.

La verità è una sola: corri quanto ti va, divertiti più che puoi e fallo durare quanto ti serve. Questa è la miglior terapia per anima e corpo. Dopotutto, la vita è un trail: goditelo e cerca sempre la birra fresca all’arrivo.