Il piacere di non fare nulla

Quanti di voi sono davvero in grado di non fare nulla?

Sedersi davanti al mare, a una montagna o semplicemente sul balcone di casa, praticando la sottile arte dell’ozio.

Forse in questi giorni di vacanza qualcuno, senza sentirsi in colpa, è riuscito a fermarsi completamente.

Ma siete sicuri di aver messo in pausa ogni stimolo esterno, ogni collegamento alternativo alla realtà che vi circonda?

Oziare non è facile, perché oggi, più che mai, il nostro tempo è misurato e monetizzato.

Se mi riposo da un’attività, ce n’è subito un’altra che cattura il mio tempo. Se provo a non pensare, mi ritrovo ad agire meccanicamente, seguendo processi che non richiedono alcuna elaborazione mentale.

Quante volte l’abbiamo detto: “Annoiarsi è la base per la creazione di nuove idee.”

Chi viveva in un mondo più semplice lo sapeva, e oggi lo sanno coloro che sanno apprezzare il valore del proprio tempo.

Lo sport potrebbe insegnarcelo, con i tempi di recupero, il riposo allenante, la quiete dopo la tempesta della gara.

Facciamo tesoro del nostro tempo migliore, proviamo a trovare angoli della mente dove andare, rilassando il corpo.

Perché è solo da lì che avrete il piacere di oziare, consapevoli che nessuno ha mai costruito un progetto o una grande impresa mentre era intento a concluderne un’altra.

Fermatevi allora, e non fate nulla. Basta poco, e ci guadagnerete tanto.