Il gazebo della mia squadra è un luogo dove mi sento speciale.
Anche solo per pochi istanti, ogni volta quando vi entro tutte le paure scompaiono.
Che sia per la garetta di paese o prima del peggior trail della stagione, sotto al gazebo, seduto accanto ai miei compagni di squadra, tutto cambia.
In qualsiasi stagione dell’anno, dal freddo pungente di gennaio ai torridi pomeriggi d’estate l’euforia di rivederli non cambia, per una battuta, uno sfottò anche solo per starsi vicini in silenzio.
Sotto il Gazebo i compagni di squadra sono una presenza che rende ogni gara un po’ meno dura.
Ci sono stati momenti in cui l’ho sentito scomodo, dove le voci di alcuni erano più forti delle emozioni provate in gara ma non importa, siamo gente semplice, ognuno con le proprie debolezze e per rimediare a volte è bastato poco, uno sguardo d’intesa all’arrivo, un aiuto in salita ed eravamo amici più di prima
Potere dello sport.
Sarà per la divisa che ci rende simili, per il fatto che ti spogli di ogni indugio e non solo ma sotto quei teli finissimi ci sentiamo come in un castello.
E così, come moderni guerrieri del benessere, armati ti passione e amicizia ne usciamo più forti di quando vi siamo entrati.
Sicuri delle promesse fatte e consapevoli che a fatica le manterremo, andiamo a difendere i nostri allenamenti contro ogni indolenza a paura di fallire.
Al nostro ritorno lui è lì ad aspettarci, con un compagno pronto a darci una pacca sulla spalla, per un complimento che non ti aspetti, ma gli amici a questo servono.
Un sorriso, una fetta di crostata e la promessa che alla prossima gara si torna insieme sotto il nostro bellissimo gazebo.
