Grazie Roma per questo momento di pura magia

Non ho trovato in nessun altro sport la soddisfazione come nel correre.
Mi ha fatto superare tanti dispiaceri

Ci piace iniziare la settimana con questo pensiero espresso da una nostra lettrice, il quale riassume al meglio la gioia che viviamo nel prendere parte alle nostre gare e nel vivere più in generale il running.

Lo prendiamo come spunto per raccontare cose è stata ieri la 49° Roma Ostia Half Marathon e lo facciamo con le parole di una ragazza che, partita da un paese europeo, ha vissuto un fine settimana speciale tra le vie di Roma, tutte le vie, compresa quella che porta al mare di Roma.

Ho corso un weekend in una città bellissima, facendo delle uscite nei giorni prima della domenica e coronando questa bella vacanza con il percorso che da Roma arriva al mare dentro una marea umana che ondeggiava già in attesa della partenza.

Avevo questo sogno di correre una mezza maratona internazionale, un obiettivo che ho coltivato giorno dopo giorno, con dedizione e passione.

La folla è stato un mosaico vivente di storie, culture e sogni, migliaia di persone unite dalla stessa volontà di superare i propri limiti. Tra queste onde umane, c’ero io che mi sono sentita incredibilmente viva, con l’emozione che mi scorreva nelle vene come adrenalina pura.

In un percorso non emozionante sono state le persone accanto a me a fare la differenza.

Ogni passo compiuto è stato un dialogo silenzioso con me stessa, una promessa che si rinnovava ad ogni respiro: “Posso fare di più, posso essere di più”.

Correre tra la gente, in mezzo a tante donne che poi ho visto essere stato quasi il 30% degli arrivati, mi ha donato una sensazione unica, un senso di appartenenza a una comunità globale di anime indomabili.

Attorno a me, amici e sconosciuti che condividevano lo stesso ritmo, la stessa fatica, lo stesso sogno. C’era chi correva per una causa, chi per sfidare il proprio passato, e chi semplicemente per il gusto di farlo. Ma, in quel momento, tutti erano insieme, e questa connessione immateriale li ha resi invincibili.

Il percorso, voi che la fate ogni anno, lo conoscete benissimo. Ma per me che vengo dall’Inghilterra è inusuale poter correre in una gara praticamente tutta dritta, con il traguardo sul fronte mare e sotto i pini del mediterraneo.

La consapevolezza di essere parte di qualcosa di più grande, di sfidare i propri limiti in un abbraccio collettivo di forza e determinazione, è una sensazione che va oltre la semplice gara. È una celebrazione dell’esistenza, dell’amicizia, della solidarietà. In questo viaggio di 21 chilometri, ogni passo mi ha mostrato una versione più autentica di me stessa.

Quando finalmente ho tagliato il traguardo, con il corpo stremato ma lo spirito acceso, ho capito che questa esperienza mi ha migliorata.

Non è stata solo una questione di chilometri percorsi, ma di un viaggio interiore che mi ha portata a scoprire nuove profondità del mio essere.
Correre la Roma Ostia non è stato solo un test fisico, ma un modo diverso di conoscere il vostro paese, di abbracciarmi all’arrivo con tanti amici e gente che, come me, voleva solo stare con altri come loro.

Grazie Roma per questo momento di pura magia che resterà con me per sempre, o almeno fino al prossimo anno.