Giusy Versace: “difficile non vuol dire impossibile”

“Oggi è un grande dono”, è quello che si ripete Giusy ogni giorno da quel giorno.

Giusy è una ragazza bella solare capelli lunghi neri e carnagione scura è tutta tacchi ed eleganza è figlia d’alta moda, ha una vita perfetta.

A 18 anni si rende già indipendente e va a vivere da sola nella sua regione d’origine fino ai 20 anni, per poi trasferirsi a Londra e, successivamente, a Milano per motivi lavorativi. Sa già il fatto suo è determinata, vuole realizzarsi.

Il papà di Giusy è Alfredo Versace, cugino dei più noti stilisti Gianni e Donatella.

Anche lei entra nel mondo della moda, ma seguendo i consigli di un nonno lavora per una casa concorrente diventando così manager.

Inizia a girare il mondo, prende aerei, noleggia automobili, grandi alberghi, non esistono orari. Vive il sogno di molte ragazze della sua età, una ragazza in carriera, con un bel lavoro, a cui la vita sembra dare tanto. Ma il vento prende un’altra direzione:

il 22 agosto 2005, un temporale fortissimo investe la strada Salerno- Reggio Calabria, Giusy Versace è in automobile per un viaggio di lavoro, come sempre. L’attimo è fatale. La vettura sbanda, finisce contro il guard rail. L’abitacolo non regge all’urto.

In quell’incidente Giusy perde l’uso di entrambe le gambe… Giusy non si arrende, è l’inizio di una seconda vita tempestata di sfide e avventure.

Ad un anno da quel fatale incidente ricomincia a lavorare.

Si riappropria della sua scrivania e del suo computer con rabbia e ostinazione.

Ha perso le gambe, non la testa!

Diventa Presidente dell’associazione Disabili no Limits con lo scopo di raccogliere fondi per donare ausili a persone meno fortunate che non possono permetterseli.

È nel 2010 che inizia a correre procurandosi protesi da gara di carbonio.

È la prima donna in Italia a gareggiare con un’amputazione bilaterale. La sua specialità sono i 100 metri. In pochi mesi i suoi tempi migliorano in modo significativo. Da 24 secondi scende a meno di 16. Allenata da Andrea Giannini, è uno esperto ha già allenato un certo Oscar Pistorius ( all’epoca era ancora un campione e non ancora protagonista di cronaca nera)

Il tecnico Andrea Giannini è convinto delle potenzialità di Giusy crede in lei.

Le Paralimpiadi di Londra sembrano essere ormai a un passo e invece il sogno sfuma: gli atleti in lizza sono tanti e i posti sono pochi, vengono scelti quelli con i risultati più competitivi a livello internazionale, è la legge crudele dello sport.

“ Difficile non vuol dire impossibile”

Ma non si molla, la ragazza ha coraggio e forza da vendere partecipa a varie gare internazionali e ai mondiali di Lione del 2013 collezionando una serie di titoli italiani sui 100 e i 200 metri.

“ Ho pianto dal dolore la prima volta che ho camminato e dalla gioia la prima che ho corso”

Ma non finisce qui. Giusy diventata ormai uno dei personaggi disabili più conosciuti e contesi dal grande pubblico, partecipa alla decima edizione di ballando con le stelle e vince in coppia col maestro Raimondo Todaro.

“La vita è un dono meraviglioso, un regalo che va preservato. Bastano un po’ di inventiva e un po’ di coraggio per aprire nuove strade e ribaltare le situazioni che ci sembrano insormontabili. E credo che la mia storia lo dimostri”.

Nel 2015 debutta come conduttrice di un programma tv su rete 4 : Alive – la forza della vita.

Qualche mese più tardi su Rai 2 conduce insieme con Alessandro Antinelli una storica trasmissione calcistica in seconda serata, “La Domenica sportiva

Nel 2017, con la collaborazione del cantante Daniele Stefani, porterà a teatro uno spettacolo di prosa e danza tratto dalla sua autobiografia “Con la testa e con il cuore si va ovunque”.

Nel gennaio del 2018 la sua entrata nel mondo della politica completando il quadro. È una donna forte buca lo schermo arriva nelle case con il suo sorriso, con la penna tocca i cuori e infonde coraggio anche a chi pensa di non farcela.

Diventa responsabile del dipartimento Pari Opportunità e Disabilità di Forza Italia.

Politicamente attiva su due principali aspetti: lo sport paralimpico ed una maggiore accessibilità d’accesso alle protesi.

Nel 2019 ha presentato una proposta di legge per gli atleti paralimpici, con l’obiettivo di equiparare loro il trattamento economico come quello degli atleti normodotati al fine di offrire la stessa opportunità lavorativa al termine della carriera agonistica.

Ed è da poco che è stato approvato l’emendamento Versace (sul fronte protesi )che istituisce un fondo di 5 milioni di euro per ausili di tecnologia avanzata. Perchè lo sport è un diritto di tutti.

È una rivincita,  è una rinascita Giusy Versace oggi cammina sicura su due protesi, è stata un’imprenditrice della moda, è presidente di un’associazione per disabili e campionessa della velocità.

“La dove ti sembra che tutto finisca c’è l’inizio  una nuova vita, fatta di forza e speranza, in cui l’inaspettato si trasforma in dono, in grado di regalare emozioni uniche”

Perché “ a volte per rialzarsi in piedi non servono le gambe” ( Alex Zanardi )

Bastano la testa e il cuore per andare ovunque…

Dominga Scalisi