Giovanna Epis e Nadia Battocletti: presente e futuro della maratona italiana

Giovanna Epis e Nadia Battocletti sono due campionesse dell’atletica italiana. Hanno calcato le piste di mezzo mondo, le strade delle maratone più importanti e i tracciati dei cross più impegnativi.

Giovanna Epis è nata a Venezia l’11 ottobre 1988, corre per l’arma dei Carabinieri e il suo allenatore è Giorgio Rondelli. Con 12 presenze in Nazionale ha migliorato progressivamente il record personale nella maratona, da 2h39:28 (a Firenze nel 2015) a 2h25:20 nel dicembre 2021 a Valencia. Ma è ad Amburgo. il 23 aprile scoro, che è arrivata a un passo dal record nazionale dove ha limato di 8 secondi il suo primato personale, chiudendo in 2h23:46.

Per soli due secondi il tempo di Valeria Straneo resiste con 2h23:44 stabilito a Rotterdam nel 2012.

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Nadia Battocletti è nata a Cles (Trento) il 12 aprile 2000, corre per le Fiamme Azzurre e per il team Asics. Il suo allenatore è papà Giuliano. In casa lo sport e in particolare l’atletica è parte del collante che tiene unito mamma Jawhara Saddougui atleta sulle piste marocchine e papà ex campione del mezzofondo azzurro. Crescendo Nadia si è formata a 360 gradi ottenendo successi nel cross, nella corsa su strada e in montagna, ovviamente in pista.

Ha una lista infinita di trofei assoluti che la portano a essere una delle mezzofondiste più forti in Italia. Detiene il record nazionale dei 5 km e dei 3000 metri piani indoor, nonché primatista italiana under 23 dei 3000 e dei 5000 metri piani, specialità quest’ultima in cui è la seconda italiana di sempre.

Oggi Nadia è la detentrice del record nazionale sui 10,000 in 33:06.25, stabilito domenica scorsa sulla pista di Sanpolino di Brescia.

Nadia Battocletti

Giovanna e Nadia hanno due storie diverse ma accomunate da un trascorso simile e prospettive che ci aiutano a capire come sarà l’atletica domani.

Le abbiamo avute ospiti nell’ultima puntata di Storie di R unner 451 dove si sono raccontate con gioia e trasporto. Parlare con delle campionesse come loro rende la fatica più alla portata. Anche se sentire dei loro allenamenti rimette in ordine il valore delle priorità nella vita di un atleta.

Abbiamo un periodo della nostra vita che non torna più e lo dobbiamo sfruttare al massimo” ci ha detto Nadia e nella stesa misura Giovanna ha saputo mettere in pratica il concetto arrivando a migliorarsi per ben 10 volte il personale in maratona.

Tra le due c’è un rapporto a specchio, Giovanna è ciò che sarà domani Nadia, il passaggio dal mezzofondo alla maratona non è scontato, ma lei di sicuro ha tutte le carte in regola per arrivare a esprimersi ai massimi livelli al pari di Giovanna.

Ci piace entrare nel quotidiano dei campioni. Ogni volta è aprire uno scrigno fatto di segreti e consigli, parallelismi di chi ama lo sport e lo vive con una vita non distante dalla nostra fatta di buona tavola, rispetto delle giornate con ritmi docili e notti lunghe per dormire e recuperare bene.

Fargli le domande dell’uomo della strada è ciò che più ci piace.

Sapere se stanno su Strava, se la sera tirano fino a tardi con gli amici o se escono a corricchiare con il cane. A campionesse come Giovanna e Nadia piace parlare di sport, della loro specialità. Accettano il confronto perché sanno che siamo una finestra sulla vita amatoriale, delle migliaia di atleti che muovono il mondo del running italiano.

Raccontare di una giovane ragazza che ha realizzato il sogno di essere a una Olimpiade al cospetto dei suoi idoli – “Ero accanto a chi mi ha ispirato a correre più forte, che vuoi di più dalla vita” e così sarà ancora a Parigi 2024 carissima Nadia.

Giovanna sarà il tuo punto di riferimento tra Campionati italiani, i Mondiali a Budapest e gli Europei di Roma 2024.

Grazie ragazze siete una scuola di vita e di sport per noi tutti che sogniamo di correre anche solo un chilometro con la vostra stessa forza ed eleganza.

 

Giovanna Epis e Valeria Straneo l’abbraccio dopo il personale di Giovanna a Valencia di 2h25:20 nel dicembre 2021 a Valencia
Marco Raffaelli
Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso