Franz Rossi è uno di quegli amici che quando ci parli, anche dopo un lungo periodo di lontananza, ti sembra di averlo salutato da pochi giorni.
L’ultima volta ci siamo visti a Bologna, nell’estate del 2017, alla festa di Repubblica, in una di quelle sue idee che producono risultati nutrienti per tutti.
Con Franz, negli ultimi anni, con i nostri blog, abbiamo alimentato la pagina de la Repubblica dei Runner in un doppio dialogo, da diversi punti di vista, sulla vita di noi appassionati di corsa.
Quando parli con Franz ritrovi lo stesso piacere che provi con gli amici di un tempo, sarà per la sua cordialità, lo stile rilassato e quel saper affrontare le salite della vita con il passo di chi ama la montagna.
Ed è proprio dai suoi monti che ci siamo risentiti per complimentarmi di quanto sta facendo in rete sui suoi canali.
Franz da quattro anni si è trasferito in un piccolo villaggio che si chiama Emarèse, in Val D’Aosta, una frazione di 52 abitanti situato su un pianoro della vallata centrale fra gli 800 e i 2000 msl.
Da romano incastrato in una delle città più complicate del mondo, resto affascinato al pensiero di una vita in un paese dove si conoscono tutti e ci sono gli stessi abitanti del mio condomino, ma di cui ne conosco sì e no una decina.
Franz Rossi è nato a Venezia, “una città magica” come la racconta da sempre, ma da cui andò via che era ancora bambino per trasferirsi con la famiglia a Trieste.
Nel capoluogo friulano si forma professionalmente sviluppando nel contempo un amore per la natura e le mille culture, le stesse che approdavano sulle coste triestine.
Per motivi di lavoro nel 2000 si trasferisce a Milano e i suoi progetti editoriali legati allo sport prendono forma.
Fonda una delle più belle riviste di running degli ultimi anni: XRUN, un prodotto che ha segnato il mercato dell’editoria, dove i contenuti sapevano parlare la lingua di noi appassionati. Storie di corse in natura, delle speranze e dei timori prima di una maratona, di luoghi speciali da vivere con un ritmo diverso.
Scrive con l’amico Giovanni Storti 3 bellissimi libri sulla corsa editi da Mondadori:
Niente panico si continua a correre – Corro perché mia mamma mi picchia – Una seducente sospensione del buon senso
Oggi Franz ha dato vita a una nuova linea di comunicazione in rete, dalle riflessioni scritte sul suo blog, è giunto ai podcast narrativi.
Un recupero della tradizione orale, come l’ha definito lui stesso, un progetto figlio delle nuove tecnologie che sanno essere mezzi utili per non perderci nel mare infinito del web.
I podcast che Franz e il suo amico Denis Falconieri, anche lui appassionato di montagna e viaggi, hanno intitolato Passaggi a Nord Ovest, ogni giorno parlano di temi legati alla natura, alle tradizioni di montagna a di avventure del passato, fino alle imprese del presente.
In questa salotto letterario, ma che a noi piace pensare come una baita letteraria non sono soli, molti amici scambiano i loro pensieri e storie di vita quotidiana davanti a una buona birra.
Noi di Storiecorrenti sappiamo bene cosa smuove la voglia di raccontare ogni giorno una nuova vicenda, quella fiamma che arde e ti accende e illumina il sentiero, necessaria a mettere a fuoco questo mondo a volte chiuso su se stesso.
Complimenti Franz, continua ad illuminarci il sentiero come le notti sul Pra di Rat; chissà magari, in una sera di fine giugno, ti aspetteremo in Capanna per la nostra di birra.
Buon passo.
Marco