Mi chiamo Claudia, ho 53 anni e amo correre, ma da cittadina romana non ho mai corso la Roma Ostia.
Eppure è una gara che fa parte del patrimonio podistico della città e quando dico che non ho mai corso fino al mare di Roma, la gente mi guarda inorridita.
Ho cominciato a correre in tarda età (47), e il Covid mi ha rubato due anni di corse e non solo, poi mettici gli infortuni, gli acciacchi che mi hanno perseguitata, ma sta di fatto che questa gara lO non sono mai riuscita a farla.
Ma questo è l’anno mio, finalmente sono iscritta e correrò i km che “ti portano al mare”.
Anche se in molti la giudicano ripetitiva per la linea di asfalto, monotona e sempre uguale per la sua linearità, ma poi puntualmente ogni anno sono sempre lì, di fronte al Palazzo dello Sport, sulla start line, aspettando di correrla.
Quest’anno tra i partecipanti ci sarò anch’io, la voglio correre in serenità, senza troppe aspettative.
Sarà un allenamento pre Maratona e questo è un bene secondo me perché riuscirò a godermi ogni momento di questa “super corsa”, si perché l’atmosfera che si crea e l’attesa dell’arrivo a braccia aperte di fronte al mare è sufficiente per decidere di correrla e questo è quello che pensano tutti, non si spiegherebbe perché in migliaia abbiano deciso di partecipare.
Manca poco, comincio a realizzare la cosa, i chilometri sulle gambe ci sono, la previsione d’arrivo ovviamente no ma l’emozione è tanta, si perché finalmente anch’io correrò la Roma Ostia e vi saprò dire.