Eleonora Corradini, l’ultra maratoneta e il suo Enea

Eleonora, nel mondo dell’atletica tutti ti conoscono per essere un’atleta forte e specializzata nelle Ultra Maratone. Raccontaci brevemente il tuo percorso, come sei arrivata sino a qua.

Ciao Chiara, intanto grazie per l’intervista. Sembra lontanissimo il giorno in cui decisi di correre la mia prima ultramaratona. Corsi la maratona di Roma e, dopo essere venuta a conoscenza di queste ultra da alcuni amici, mi regalarono il pettorale della 50 km di Romagna. Ricordo ancora l’ansia pre gara e il bellissimo viaggio, la gara. La corsi, come era il mio solito in quegli anni, con mio papà e arrivammo al traguardo insieme. Io proprio in quell’occasione ricordo di aver notato di non aver fatto una gran fatica e così decisi di correrne un’altra, poi ancora un’altra e un’altra ancora… ed eccomi qui!

Eleonora oggi si mostra ai sui sostenitori anche nella veste di mamma, oltre che di atleta e donna forte quale sei. Come sono stati questi primi mesi da neo- mamma?

Bellissimi! Ho vissuto e sto vivendo questi primi mesi da mamma benissimo. Mi sto godendo totalmente mio figlio, condivido con lui tutto e ovviamente anche la corsa. Quando Enea ha compiuto 5 mesi ho iniziato a portarlo con me nel passeggino da corsa e , seppur all’inizio non è stato facile farlo abituare, mi sono sempre divertita tantissimo. Ormai lui è abituatissimo. Cerco sempre di far conciliare la corsa con il suo riposino cosicché possa riposarsi all’aria aperta mentre io mi alleno.

eleonora corradini

Conciliare maternità, sport e lavoro non è per nulla semplice. Come riesci ad incastrare tutti i tuoi impegni?

Per fortuna o per scelta ho deciso di dedicarmi ad Enea questo suo primo anno di vita quindi non ho lavorato e ho potuto dedicare tutto il mio tempo a lui e alla corsa. Come detto l’ ho, appena possibile, portato con me nel passeggino alternando quindi allenamenti con lui ad allenamenti da sola, su strada o tapis roulant quando condizioni meteorologiche o tempo a disposizione non mi permettono di fare diversamente.

Oggi viviamo in una società dove ancora troppo spesso lo sport è considerato un “extra” per una donna. Prima la famiglia, prima i doveri di mamma, prima il lavoro e poi dopo una lunga lista di doveri si arriva allo sport relegandolo nelle ultime posizioni degli appuntamenti quotidiani che invece nel quotidiano non andrebbero sottovalutati. Cosa pensi di questo? Cosa possiamo fare per trasmettere il messaggio di uno sport che sia un valore aggiunto e non considerato come una “perdita di tempo” rispetto agli impegni che tutti abbiamo?

Purtroppo è proprio vero quello che dici. È sempre stato così, la donna totalmente dedicata a figli e casa ( come se fare sport vuol dire non fare il resto) e l’uomo al lavoro e allo sport. È assolutamente assurdo, per me tutti possono e devono fare tutto e per questo lo sport deve essere parte integrante della vita di ogni persona e di ogni famiglia, dai genitori ai figli. Dovrebbe partire dall’educazione dei genitori e poi dalla scuola la pratica dello sport anche al femminile e non lasciare un pallone ai maschi durante l’ora di educazione fisica. Quindi si dovrebbe cambiare la cultura alla base di ogni famiglia italiana. Credo che una donna sportiva sia, nella maggior parte dei casi, una persona più produttiva e di conseguenza una donna migliore sul lavoro e in famiglia.

Dopo la nascita di tuo figlio, quale è stato il momento più difficile e quale il più bello, che hai vissuto nella corsa ora con la consapevolezza di essere una mamma.

In realtà non è cambiato molto se non correre con il pensiero che ad aspettarmi alla fine di un allenamento o di una gara ci sia lui. Quindi, nei momenti di crisi durante una gara/allenamento penso a lui e alla voglia di arrivare al traguardo per abbracciarlo.

eleonora corradini

Hai mai provato quel comune “senso di colpa” che purtroppo molto spesso noi mamme sentiamo e combattiamo solo per aver dedicato del tempo alla passione più grande e salutare che si possa avere, quale appunto la corsa?

Sinceramente?!? Si. Mi capita di pensare che dedicare così tanto tempo alla corsa tolga del tempo a lui ma poi, anche con il supporto del papà e dei miei genitori, capisco che Enea sta bene, che la cosa importante è che il tempo dedicatogli sia di qualità e che io sia serena. E per esserlo al 100% io devo correre!

Nella tua famiglia di origine, che esempi di sport hai avuto? Quanto ha influito nella tua crescita di donna quale sei adesso?

Mio papà. Lui è il mio esempio di sport e sacrificio. Mi ha, fin da piccola, trasmesso l’importanza dello sport. Ho praticato pattinaggio artistico a livello agonistico per molti anni e diversi altri sport. Per lui, oltre allo studio, lo sport era fondamentale! Questo suo modo di pensare me lo ha pienamente trasmesso e cercherò di fare lo stesso con Enea. Sarà libero di scegliere quale sport ma dovrà scegliere sempre di farlo!

Eleonora e suo papà

Cosa vorresti dire alla “Eleonora” di qualche anno fa, quella che ancora non aveva vissuto questa fantastica avventura della maternità?

In realtà nulla. È stata una bella sorpresa la nascita di Enea, un cambiamento importante della mia vita che si è riempita e completata ma sono certa sia arrivato al momento giusto. Quindi nulla, quello che ero prima lo ero perché la mia vita in quel momento doveva essere così! Bella e spensierata, ora completa.

Cosa immagini nel tuo futuro e quello della tua famiglia? Quali obiettivi ti sei prefissata?

Mi aspetto un bel futuro per tutti e soprattutto per Enea. Il mio obiettivo come mamma è saper trasmettere a mio figlio il rispetto delle persone, in particolare delle donne. Ovviamente anche trasmettergli l’importanza dello sport, per il suo benessere non solo fisico ma anche mentale. Gli Obbiettivi sportivi invece sono molti ma per scaramanzia li tengo per me!

eleonora corradini

 

Chiara Fierimonte
Mamma, runner e scrittrice. Amo la fatica delle lunghe distanze nella corsa. Se siete a Roma mi trovate all’alba sul Lungotevere dove mi alleno nel fascino di questa città. Grazie alla corsa ho imparato a riconoscere e superare i miei limiti, ma su Storie Correnti parleremo soprattutto di voi!