Donna e sicurezza la corsa mette in luce i pericoli da superare

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In un mondo dove “donna e sicurezza” sono temi importanti, correre nelle strade urbane diventa un atto di libertà, ma anche di prudenza.

E’ inutile negarlo, vivere la corsa in solitudine, in alcuni particolari orari in città per una donna spesso è limitante. Seguire alcuni consigli può essere già un primo passo verso la libertà di poter correre senza preoccupazioni.

Il passo potente: scegliere di correre

Per molte donne, decidere di correre in città è il primo passo verso un viaggio di empowerment. Questa scelta va oltre il semplice esercizio fisico; è una dichiarazione di indipendenza e forza. Affrontare le vie cittadine correndo significa superare paure e stereotipi, mostrando che lo spazio urbano appartiene a tutti, indistintamente.

Pianificare la sicurezza: prima di correre

Prima di mettere piede fuori casa, la preparazione è fondamentale. Scegliere percorsi illuminati, frequentati e considerati sicuri è il primo passo. L’uso di app e dispositivi tecnologici per la mappatura dei percorsi e la condivisione della propria posizione con amici o familiari può offrire un ulteriore strato di sicurezza.

Non c’è niente come la forza del gruppo per sentirsi più sicure e protette. Unirsi a gruppi di corsa al femminile o eventi organizzati può non solo migliorare la propria tranquillità ma anche offrire una fonte di motivazione e appartenenza. Condividere la strada con altre donne crea un legame unico, trasformando ogni allenamento in un’occasione di solidarietà e supporto reciproco.

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Attrezzatura e gadget per la sicurezza

Dall’abbigliamento riflettente ai dispositivi di allarme personale, esistono numerosi gadget che possono aiutare le donne a sentirsi più sicure mentre corrono. Anche scegliere l’attrezzatura giusta, come scarpe adatte al terreno urbano, contribuisce a prevenire infortuni e aumentare la confidenza in sé stesse.

Consapevolezza e difesa: essere preparate

La consapevolezza del proprio ambiente e la conoscenza di tecniche di autodifesa possono fare una grande differenza. Partecipare a corsi di autodifesa non solo prepara a gestire situazioni indesiderate, ma rafforza anche l’autostima e il senso di controllo sul proprio corpo e spazio.

Correre in città significa anche sapersi muovere tra le sue complessità. Evitare orari di punta, conoscere le strade meno affollate, e imparare a gestire le attenzioni indesiderate con fermezza e sicurezza sono competenze che ogni donna dovrebbe acquisire.

La solitudine della runner cittadina

“Correre per stare lontani, per stare fuori, per stare soli.”
(Mauro Covacich)

Correre da sole è un momento per riconnettersi con sé stesse, riflettere e godere del proprio spazio per allontanarsi almeno per un po’ dalla realtà, staccare i piedi da terra e ripoggiarli un po’ più lontano dal punto di partenza. La corsa diventa così non solo un esercizio fisico ma anche mentale, un rifugio personale. La solitudine diventa spesso per alcune sinonimo di autonomia…

“Sono una runner e ho il diritto di correre dove e quando mi pare”… 

Non è uno slogan è necessità, è avere gli stessi diritti, è guardare avanti senza paura di essere seguite, aggredite, abusate, uccise…

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Oltre la sicurezza: la gioia di poter correre e fare il pieno di endorfine

Correre è fare il pieno di endorfine e respirare libertà.

Spesso sentiamo storie di donne che hanno trovato nella corsa un mezzo per riscoprire sé stesse, per sfidare i propri limiti e per esplorare con coraggio strade, vicoli, sentieri… fonte di ispirazione per tutte.

Creare spazi urbani sempre più sicuri e accoglienti è un passo deciso verso il futuro dove ogni donna possa sentirsi libera di correre, esplorare e vivere la città a pieno, senza timori. E quello che ci auguriamo è che la corsa possa essere lo strumento per acquisire più determinazione, indipendenza, sicurezza e forza nella vita di tutti i giorni per affermarsi sempre di più in tutti i campi.