Solo negli Stati Uniti ci sono oltre 35 produttori di scarpe da corsa. Il motivo è che il runnig è diventato uno degli sport più accessibili di tutti.
La popolazione generale è diventata più attenta alla salute e al fitness. Sul mercato mondiale ci sono le migliori tecnologie per produrre scarpe più performanti e praticamente c’è una scarpa per ogni individuo.
Dei 9 brand più importanti al mondo andremo a capire chi c’è dietro dal punto di vista finanziario, di chi sono i marchi, come sono ripartiti i capitali sociali delle Corporate quotate in borsa.
Iniziamo del marchio Brooks
La Brooks Inc è di proprietà della BERKSHIRE HATHAWAY INC una holding americana che controlla altre società in ambito finanziario e produttivo con a capo Warren Buffet, uno dei più importanti imprenditori del mondo, economista e filantropo statunitense, è soprannominato «oracolo di Omaha» per la sua abilità di previsione negli investimenti finanziari.
BERKSHIRE HATHAWAY è il più grande riassicuratore mondiale e le azioni sono quotate sulla borsa di New YorkE e su diverse borse europee.
La storia della proprietà Brooks è cambiata nel 2006 quando venne venduta alla Fruit of the Loom già controllata da Berkshire Hathaway. Sei anni dopo, Buffett decide di scorporare Brooks e farne una società autonoma all’interno del portafoglio della Berkshire.
Brook nasce in America nel 1914 quando produceva scarpe da bagno e da ballo ma è nel 1921 che inizia la produzione di pattini a rotelle, scarpini da baseball
L’azienda inizia la sua attività in una piccola fabbrica a Philadelfia e si può dire che l’attenzione di Brooks sulle scarpe da corsa sia iniziata in realtà nel 1972, quando Frank Shorter, laureato a Yale, vinse la maratona olimpica con un primo modello di Brooks ai piedi.
Brooks Running dal punto di vista finanziario ha stabilito record importanti nel 2021, chiudendo l’anno con un fatturato globale superiore a 1,11 miliardi di dollari, un aumento del 31% su base annua, che coincide con un aumento di vendite del 25% in più a livello globale rispetto all’anno precedente.
Il marchio PUMA una storia di famiglia
Puma nasce nel 1948 ea Herzogenaurach, in Germania per volontà dei fratelli Dassler, Rudolf e Adolf. Fondarono un calzaturificio chiamando la nuova attività “Gebrüder Dassler Schuhfabrik” ( Fabbrica di scarpe dei fratelli Dassler )
I fratelli alle Olimpiadi estive del 1936 a Berlino si presentarono con una valigia piena di chiodi e convinsero il velocista statunitense Jesse Owens a usarli, fu di fatto la prima sponsorizzazione per un afroamericano. Owens vinse quattro medaglie d’oro. Gli affari esplosero e i Dassler arrivarono a vendere 200.000 paia di scarpe all’anno prima della seconda guerra mondiale.
Dopo opinioni sempre più diverse su come gestire l’attività, i fratelli divisero l’attività nel 1948. Rudolf si trasferì dall’altra parte del fiume Aurach per avviare la propria azienda. Rudolf creò una nuova azienda che chiamò “Ruda”, da “Ru” in Rudolf e “Da” in Dassler. Pochi mesi dopo, l’azienda di Rudolf cambiò nome in Puma Schuhfabrik Rudolf Dassler.
Adolf fondò la sua azienda con un nome formato usando il soprannome, Adi, e le prime tre lettere del suo cognome, Das, per fondare Adidas, ma questa è un’altra storia…
E oggi?
Nel giugno 2007 si chiude l’offerta pubblica di acquisto da parte di SAPARDIS SA, società del Gruppo KERING SA, sulla società PUMA AG RUDOLP PASSLER SPORT, conclusa con una partecipazione del 62.10% del capitale sociale. I brands con i quali opera il Gruppo sono: GUCCI, REDCATS, FNAC, CONFORAMA, CFAO, BOTTEGA VENETA, YVES SAINT LAURENT e BOUCHERON. Con una forza lavoro di circa 60,000 dipendenti distribuiti presso 65 Paesi.
Oggi Puma è una società che si occupa della produzione e commercializzazione di articoli sportivi e di abbigliamento da corsa, da tennis e scarpe da basket. Opera in Europa, Medio Oriente, Africa, America e Asia ed è quotata alla borsa tedesca di Xetra. Puma nel 2021 ha venduto prodotti per 6.8 miliardi di euro.
ANIMA SANA IN CORPORE SANO – ASICS.
Asics è una multinational company giapponese il cui nome è un acronimo della frase latina anima sana in corpore sano. I prodotti fabbricati e commercializzati da Asics includono calzature, abbigliamento e accessori.
Il 29 maggio del 1972 iniziarono le contrattazioni delle azioni della ASICS sulla borsa di Tokyo da allora il capitale sociale della compagnia si è redistribuito tra investitori istituzionali e public retail con a capo della quota di maggioranza i 5 gruppi bancari più importanti del Giappone.
AZIONISTI Partecipazione (%)
The Master Trust Bank of Japan, Ltd. 6.90
MUFG Bank, Ltd. 4.29
Sumitomo Mitsui Banking Corp 3.61
Custody Bank of Japan, Ltd. 3.46
Jp Morgano Chase Bank 3.39
Ecco le restanti quote al 30-06-2021
Istituzioni finanziarie 34,9%
Società di valori mobiliari 4,6%
Altre società 6,5%
Società non giapponesi 42,7%
Individui e altri 11,3%
Nonostante gli effetti del COVID-19, le vendite nette sono aumentate del 22,9% a 2.8 miliardi di euro grazie alle forti vendite in tutte le regioni, trainate principalmente dalla categoria Performance Running pari a 1.4 miliardi di euro e dagli sport di base in generale.
Ma veniamo al gigante adidas
La particolarità del marchio adidas è che non si deve mai scrivere con la prima lettera maiuscola, lo impone la strategia di marketing del gruppo, da sempre. Come detto in precedenza Adolf Dasler fondò nel 1949 Adidas con un nome formato usando il soprannome, Adi, e le prime tre lettere del suo cognome, Das, per fondare adidas. Il logo a tre strisce trasversali venne acquistato da un altro produttore pagandolo con due bottiglie di whisky.
adidas AG ha assunto l’attuale denominazione variandola da ADIDAS-SALOMON AG nel giugno del 2006. Nasce con il nome di adidas che poi ha variato nel 1997 a seguito dell’acquisizione delle società del Gruppo SALOMON.
adidas negli anni oltre a essere presente con il suo marchio e con i propri articoli sportivi professionali e non è anche presente come sponsor ufficiale in numerose competizioni e gare. La società è quotata sulle borse tedesche, europee e anche statunitensi.
Nell’ultima analisi della proprietà condotta a gennaio 2021, adidas ha identificato quasi il 100% delle azioni in circolazione. Gli investitori istituzionali rappresentano il più grande gruppo d’investitori, detenendo l’86% delle azioni (2019: 89%). I privati rappresentano l’11% (2019: 9%). Infine, adidas AG detiene attualmente il 3% delle azioni della società come azioni proprie (2019: 2%).
Le azioni adidas sono presenti nei principali indici borsisitici
DAX-30
STOXX Europa 50
EURO STOXX 50
MSCI World Tessile, abbigliamento e beni di lusso
Indice MSCI World ESG Leaders
Deutsche Börse Prime Consumer
Il fatturato nel 2021 ammonta a 21 miliardi di euro, nel 2019 Adidas ha realizzato 448 milioni di paia di scarpe, un anno speciale da cui ha mostrato una graduale diminuzione negli anni pre e post pandemia. Con 61.401 dipendenti, nel 2020 ha dichiarato 2.456 negozi in tutto il mondo.
Saucony – Il suono del fiume in un brand
L’azienda Saucony Inc produttrice di scarpe e abbigliamento sportivo ha concluso la sua carriera sul listino tecnologico del NASDAQ il 19 settembre del 2005 quando venne acquisita dalla The Stride Rite Corporation e successivamente dalla Wolverine World Wide, Inc.
Il portafoglio dell’azienda Wolverine comprende Sweaty Betty®, Merrell® , Saucony® , Sperry® , Hush Puppies® , Wolverine® , Keds® , Chaco® , Bates® , HYTEST® e Stride Rite®.
La prima fabbrica Saucony venne fondata nel 1898 a Kutztown, in Pennsylvania, sulle sponde alte del Saucony Creek. Il logo rappresenta il flusso d’acqua del Maiden Creek, nella contea di Berks, in Pennsylvania. Il Saucony Creek è un piccolo torrente lungo 17.4 miglia e i massi che rivestono il suo letto sono stati gli ispiratori di quel flusso stilizzato nel famoso logo.
In data 30 aprile 2019 la Società ha acquisito attività e assunto passività da Sportlab S.R.L. (“Sportlab”), il distributore di Saucony calzature in Italia.
La prossima analisi sarà su NEW BALANCE – NIKE – SALOMON – HOKA