– Perché ti piace correre la ROMA OSTIA?
Perché è la Roma Ostia.
-E perché la corri ogni anno?
Perché c’è ogni anno, da 48 anni.
-Ma il running, nel frattempo, è cambiato. Non hai voglia di andare altrove?
Sarà anche cambiato, ma per me il running di oggi è figlio del podismo, quello con la testa bassa e lo sguardo fisso sulla linea di mezzeria fino a vedere il mare.
-Non ho capito cosa è che ti piace di questa gara: non è scenografica, non ha monumenti o bellezze da ammirare.
Sbagli a pensarla così, perché il running non è solo una sfilata in centro, tutt’altro, la Roma Ostia è l’anima più pura e impegnativa del running.
– Quando sei su via Cristoforo Colombo non hai distrazioni: Non ti annoi?
Ma io non voglio diversivi mentre corro, voglio solo essere io e la strada, concentrato, seguendo la linea bianca che mi porta fino al mare di Roma.
– E credi che altri la pensino come te?
Non ho un amico che non l’abbia corsa almeno una volta o pensato di farla. Quel fiume di gente, e la sensazione di forza e controllo che provano, in un fenomeno collettivo di partecipazione e condivisione sportiva è unica.
– Però la strada è tutta piatta, facile così…
Il percorso non è facile per niente, ha le sue asperità, i falsi piani e l’incubo che quei rettilinei non finiscano mai.
-Sì, ok, ma non mi stai dando un motivo per correrla.
Esistono mille motivazioni che portano gli atleti e le atlete a farla e rifarla negli anni. Ascoltali e capirai.
La Roma-Ostia è una festa del podismo, una prova che se stai bene ti porterà un conto soddisfacente, se non stai al meglio ti farà pagare tutto.