Oggi vi raccontiamo una storia bellissima. Lei è Serena Marie e ci siamo conosciuti grazie al suo profilo di instragram.
Serena è l’esempio di come nella vita si possa superare ogni indolenza, fatica, limite mentale e fisico e si possa vivere lo sport come strumento di riscatto e crescita personale e per coloro che amiamo.
La sua contentezza ci serve a capire, oggi più che mai, che i cambiamenti inattesi possono portarci su una strada nuova.
Serena Marie è una bellissima ragazza, vive negli Stati Uniti e le abbiamo chiesto di raccontarci la sua corsa, la sua storia e di come nonostante tutto, ogni giorno è felice di condividere e superare ogni limite per lei e per chi non può farlo.
Facevo parte della squadra di atletica alle scuole medie. Praticavo lancio del peso e del disco. Durante l’ultimo meeting della stagione ho gareggiato in quelle discipline ma la mia squadra aveva bisogno di qualcuno che partecipasse negli 800 metri in pista. Nonstante le mille incertezze e tentennamenti ho diciso di aiutare il mio team. Ho preso parte alla gara e sono arrivata ultima, sfinita!
Quell’esperienza ha influenzato la mia visione sulla corsa per la maggior parte della mia vita.
In seguito, nel 2015, a mio marito è stata diagnosticata una malattia sconosciuta che lo ha paralizzato.
Solo tre mesi prima aveva completato una mezza maratona.
Mentre ero seduta accanto a lui in ospedale, poco prima che perdesse l’udito a seguito di questo disturbo, gli dissi che avrei corso la prossima mezza maratona per lui.
Lui è il motivo per cui corro.
È l’unica ragione per cui ho iniziato anche se odiavo farlo!
Quando ho iniziato il progetto “C25K” (couch-to-5km) “dal divano a 5 km di corsa” dopo che mio marito fu trattato e avviato alla riabilitazione, ogni volta che volevo mollare dicevo a me stessa:
“questo non è difficile, imparare nuovamente a camminare lo è”
Lui mi ha motivato a resistere nei momenti più duri, a spingermi oltre il segno dei 3 minuti di corsa, mi ha portato con il cuore a correre i miei primi 5 km, a partecipare alla mia prima gara sulle 5 miglia, poi a concludere la mia prima mezza maratona.
Lui è la ragione per cui ho continuato quando pensavo che fosse troppo dura.
Odio ancora correre mentre lo faccio ma amo il fatto che posso farlo.
E questo è ciò che mi spinge ad andare avanti.
Ci sono molte persone che sognano di poterlo fare, io lo faccio per loro.
Serena Marie