Corri come se quello davanti a te fossi tu

Mancano pochi giorni al Natale e proviamo a capire come siamo messi dal punto di vista atletico, che vorrebbe dire un sacco di cose.

Non vuole essere una rendiconto dell’anno passato, ma solo la considerazione di come affronteremo i prossimi 10 giorni, il tutto per poter dire : “che c’è per secondo?” con la coscienza pulita.

Certo è che la visione delle nostre corse nelle prossime due settimane è ambiziosa.

Perché avremo tempo per correre, e mani per afferrare qualsiasi ghiottoneria presente in casa, su mobili, scaffali, ripiani e soffitte che dovremmo farci legare mani e piedi pur di non mangiare.

Allora facciamo il punto della situazione.

La voglia di correre c’è.

La stagione alle spalle è andata decentemente.

Di conseguenza proviamo solo a fare ciò che ci fa stare bene, che smuove entusiasmi, calma tensioni ed apre la strada a quella carica di positività e sano cazzeggio di cui siamo tutti degni rappresentanti.

Correre non vuole altro, se provi a metterci dentro le inquietudini di un anno intero o se usi la corsa per scappare dalle prossime due settimane, non sortirà alcun effetto sperato manco se voli via con la slitta di babbo natale.

Allora proviamo a mettere un piede dopo l’altro, avendo cura di rispettare il nostro corpo nella stessa misura un cui rispettiamo chi ci corre accanto.

Perché nel nostro sport vige un comandamento che se lo rispettassimo tutti non ci sarebbero dopati, tagliatori, nepotismi e scorciatoie d’altro genere.

Corri come se quello davanti a te fossi tu.

Siamo certi che la parola rispetto varrà per i prossimi mille natali, su tutte le strade del mondo.

Buone feste e buon passo amici